Nonostante un leggero incremento nella soddisfazione complessiva, registrato a 4 su 10, prevale una marcata e persistente insoddisfazione, particolarmente accentuata tra coloro che ricevono esclusivamente una retribuzione fissa. Questo fenomeno evidenzia l’urgente necessità per le aziende di adottare un approccio più ampio alla retribuzione, che integri benefit, incentivi variabili e gli altri elementi tipici dei modelli di Total Reward. È quanto evidenzia il “Salary Satisfaction Report 2024” di JobPricing.
In un contesto dove l’inflazione continua a erodere il potere di acquisto, nonostante un aumento medio delle retribuzioni dell’1,8%, più della metà dei rispondenti indica che la propria azienda non è intervenuta a sostegno dei salari. Questa discrepanza tra le aspettative dei lavoratori e le politiche retributive applicate dalle aziende aumenta la sensazione di insicurezza e di insoddisfazione ed evidenzia una crescente richiesta di trasparenza, equità e riconoscimento del merito.
Il report rivela infatti un ampio dissenso riguardo alla mancanza di meritocrazia nelle pratiche aziendali. L’indice di soddisfazione relativo alla percezione di meritocrazia, che si attesta a soli 3,4 su 10, denota una diffusa insoddisfazione verso i criteri di riconoscimento e promozione interni. Questa situazione compromette anche la comprensione e l’accettazione delle politiche retributive da parte dei dipendenti, aggravando la percezione di ingiustizia.
A livello di genere, in media le donne sono più insoddisfatte rispetto agli uomini in tutte le dimensioni esaminate, sollevando questioni di equità e meritocrazia che richiedono urgenti attenzioni e interventi mirati da parte delle aziende per garantire un ambiente di lavoro inclusivo e paritario.
Guardando al futuro, la fiducia espressa da circa la metà dei partecipanti verso un miglioramento delle prospettive lavorative nel 2024 rappresenta un segnale positivo, anche se le aspettative sul fronte salariale rimangono moderate. Questo dualismo riflette la complessità del panorama lavorativo attuale, dove il desiderio di un ambiente lavorativo migliore convive con la consapevolezza delle sfide economiche persistenti.