Nei primi otto mesi del 2021 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all`Inail sono state 349.449, l’8,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2020 mentre quelle con esito mortale sono state 772, 51 in meno rispetto alle 823 registrate nei primi otto mesi del 2020 (-6,2%).
Lo rende noto l’Istituto che invita però alla cautela nel confronto tra i primi otto mesi del 2020 e del 2021 che “è da ritenersi ancora poco significativo a causa della pandemia che nel 2020 ha provocato, soprattutto per gli infortuni mortali, una manifesta “tardività” nella denuncia, anomala ma rilevantissima, generalizzata in tutti i mesi ma amplificata soprattutto a marzo 2020, mese di inizio pandemia, che ne inficia la comparazione con i mesi del 2021″.
Per quanto riguarda i casi mortali si è registrato un aumento solo dei casi avvenuti in itinere, passati da 138 a 152 (+10,1%), mentre quelli in occasione di lavoro sono stati 65 in meno (da 685 a 620, -9,5%).
La gestione Industria e servizi è l`unica a fare registrare un segno negativo (-10,4%, da 721 a 646 denunce mortali), al contrario dell`Agricoltura, che passa da 70 a 84 denunce (+20,0%), e del Conto Stato, da 32 a 42 (+31,3%). Dall`analisi territoriale emerge un aumento nel Sud (da 165 a 211 casi mortali), nel Nord-Est (da 161 a 167) e nel Centro (da 147 a 150). Il numero dei decessi, invece, è in calo nel Nord-Ovest (da 298 a 194) e nelle Isole (da 52 a 50).
Per quanto riguarda gli infortuni in generale questi sono sintesi di un decremento delle denunce osservato nel trimestre gennaio-marzo (-11%) e di un incremento nel periodo aprile-agosto (+26%) nel confronto tra i due anni.
I dati rilevati al 31 agosto di ciascun anno evidenziano nei primi otto mesi del 2021 un aumento a livello nazionale degli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l`abitazione e il posto di lavoro (+20,6%, da 38.001 a 45.821 casi), che sono diminuiti del 32% nel primo bimestre di quest`anno e aumentati del 59% nel periodo marzo-agosto (complice il massiccio ricorso allo smart working nello scorso anno, a partire proprio dal mese di marzo), e un incremento del 6,9% (da 284.131 a 303.628) di quelli avvenuti in occasione di lavoro, che sono calati del 10% nel primo trimestre di quest`anno e aumentati del 22% nel periodo aprile-agosto.
Al 31 agosto di quest`anno risultano 12 incidenti plurimi avvenuti nei primi otto mesi per un totale di 29 decessi, 17 dei quali stradali (due vittime in provincia di Bari e due in quella di Torino a marzo, quattro in provincia di Ragusa e due in provincia di Bologna ad aprile, sette in provincia di Piacenza a agosto).
Due lavoratori hanno perso la vita a seguito di un crollo di un fabbricato in provincia dell`Aquila a marzo, due a causa di inalazione di vapori tossici in provincia di Pavia a maggio, due per esplosione/incendio di un capannone in provincia di Perugia a maggio, due per soffocamento durante la pulizia di una cisterna in provincia di Cuneo a giugno, altri due intossicati da monossido di carbonio sempre in provincia di Cuneo a luglio e, infine, due persone travolte da una lastra di cemento in Valle d`Aosta ad agosto.
Lo scorso anno, invece, gli incidenti plurimi registrati tra gennaio e agosto erano stati sei, con 12 casi mortali denunciati, la metà dei quali stradali.
Le denunce di malattia professionale protocollate dall`Inail nei primi otto mesi del 2021 sono state 36.496, 8.735 in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+31,5%), sintesi di un calo del 26% nel periodo gennaio-febbraio e di un aumento del 66% in quello di marzo-agosto, nel confronto tra i due anni.
TN