Il G20 si impegna a contrastare il finanziamento al terrorismo, rafforzando lo scambio di informazioni e le sanzioni contro i canali individuati, anche “implementando gli standard fissati dalla Financial Action Task Force”. E’ quanto si legge nella bozza del comunicato specifico sulla lotta al terrorismo che sarà rilasciato al termine del vertice di Antalya.
I 20 leader dei maggiori Paesi del mondo condannano “inequivocabilmente tutti gli atti, metodi e pratiche di terrorismo, che non possono essere giustificati in alcuna circostanza, a prescindere dalle loro motivazioni, in tutte le loro forme e manifestazioni, ovunque e da chiunque siano commessi”. Tuttavia, si precisa, “riaffermiamo che il terrorismo non può e non deve essere associato ad alcuna religione, nazionalità, civiltà o gruppo etnico”.
“Restiamo impegnati a contrastare i canali di finanziamento del terrorismo – si legge nella bozza – in particolare con una rafforzata cooperazione sullo scambio di informazioni e congelando gli assets dei terroristi, rendendo un crimine il finanziamento del terrorismo con sanzioni mirate ai regimi legati al terrorismo e al finanziamento del terrorismo”. Un intervento che comprende anche “l’implementazione degli standard fissati dalla Financial Action Task Force in tutte le giurisdizioni”. Inoltre “continueremo a implementare le raccomandazioni e gli strumenti della FATF”, alla quale si chiede di “indicare le misure, comprese quelle legali, per rafforzare la lotta al finanziamento del terrorismo, e sanzioni finanziali mirate e la loro implementazione”.
“La lotta al terrorismo deve continuare – si legge ancora nella bozza del comunicato – in un approccio complessivo” secondo quanto dettato dalla risoluzione 2178 del Consiglio di sicurezza dell’Onu e dunque “contrastando gli estremismi violenti, la radicalizzazione e il reclutamento, ostacolando i movimenti dei terroristi, contrastando la propaganda e impedendo ai terroristi di sfruttare le tecnologie, le comunicazioni e le risorse per incitare agli atti terroristici, anche attraverso internet”.
“Il diretto o indiretto incoraggiamento del terrorismo, incitare ad atti terroristici e l’esaltazione della violenza devono essere prevenuti”, prosegue la bozza, sottolineando che i leader del G20 “riconoscono la necessità di lavorare proattivamente a tutti i livelli per prevenire l’estremismo violento e supportare la società civile nel coinvolgere i giovani e nel promuovere l’inclusione di tutti i membri della società”.
I leader del G20 sono “preoccupati per il notevole e crescente flusso dei ‘foreign terrorist fighters‘ per la minaccia che rappresentano per tutti gli Stati, includendo le nazioni di origine, di transito e di destinazione”.
“Siamo determinati ad affrontare questa minaccia rafforzando la nostra cooperazione e sviluppando misure significative per prevenire e contrastare questo fenomeno, comprese la condivisione di informazioni, il controllo delle frontiere per tracciare gli spostamenti, misure di prevenzione ed una appropriata risposta della giustizia penale”. Inoltre “lavoreremo insieme per rafforzare la sicurezza dell’aviazione globale”.