Si è svolto all’Aquila un incontro tecnico tra la regione Abruzzo e le parti sociali sul DPEFR 2011-2013. Secondo la Uil Abruzzo,” l’occasione del documento di programmazione per il prossimo triennio non può essere una scadenza solo burocratica, ma deve essere colta per condividere un programma operativo di cose che non si possono non fare e di problemi che non si possono ignorare, scongiurando il rischio che anche questa legislatura non riesca ad affrontare adeguatamente i nodi che hanno bloccato lo sviluppo regionale”.
Secondo la Uil Abruzzo le questioni prioritarie sono: lo sblocco dei fondi Fas per dare risorse al master plan, che ci sia un piano di ripristino della quota fas impegnata per la sanità, il raggiungimento del pareggio dei conti della sanità, l’abbassamento delle tasse aumentate per l’extra deficit sanitario, nuove strategie per affrontare l’entrata in vigore del federalismo fiscale, le strategie post sisma.
La Uil Abruzzo ha consegnato quindi un documento alla Giunta Regionale, in cui, oltre alle domande sopra riportate, si riassumono valutazioni sulle politiche regionali presentate nel DPEFR e si avanzano richieste. Giudizi positivi esprime la Uil sull’operato del CICAS, sul Progetto Lavorare in Abruzzo e sull’idea di un testo unico delle leggi regionali sulle politiche attive del lavoro, ma chiede un Pacchetto Anti-Crisi, con più Formazione.
Nel documento sono considerate positive anche le iniziative per costituire i Poli d’Innovazione e le Reti d’Impresa e la volontà di fare una legge quadro sull’Industria; sì al riordino dei Consorzi Industriali, ma un deciso no alla loro liquidazione. Il sindacato chiede l’istituzione del Tavolo delle Crisi, congiunto tra gli Assessorati al Lavoro e alle Attività Produttive, per affrontare le crisi aziendali, settoriali e territoriali; il rilancio della proposta di un confronto tra la Regione e la Fiat per rafforzarne il radicamento in Abruzzo; si auspica che il finalmente istituito Tavolo Permanente sul Trasporto Pubblico Locale operi celermente per riorganizzare il sistema; critica la mancanza di visione d’insieme nelle politiche sociali, l’assenza del riferimento allo sviluppo dei servizi di area vasta, la carenza di un riferimento sostanziale all’integrazione socio-sanitaria, che invece dovrebbe essere, per la Uil, al centro dello sviluppo delle politiche sociali. (LF)
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