A Genova fumogeni e petardi sono stati lanciati contro la sede di Confindustria al termine del corteo organizzato dai sindacati di base in occasione dello sciopero generale. In piazza sono scesi complessivamente oltre 2 mila lavoratori, che hanno dato vita a due cortei distinti mandando letteralmente in tilt il traffico in tutto il centro della città. Dopo aver raggiunto la sede regionale di Confindustria, un gruppo di manifestanti ha anche trascinato e rovesciato in mezzo alla strada un cassonetto dell’immondizia, ma non si sono registrati momenti di tensione con la polizia.
I lavoratori, aderenti a Cobas, Usb e Cub, si sono dati appuntamento alle 9 davanti al terminal traghetti del porto di Genova, per poi partire in corteo intorno alle 10. Un secondo corteo, organizzato sempre dai sindacati di base, sta sfilando invece lungo via Buozzi, causando gravi disagi alla circolazione stradale nel centro cittadino. In piazza, oltre a Cobas, Usb e Cub, sono presenti anche militanti dei centri sociali, studenti del collettivo universitario Vedo Terra ed alcuni attivisti no green pass.
Per quanto riguarda Torino, lo sciopero generale conta circa duemila partecipanti secondo gli organizzatori. Al corteo, come annunciato, si sono aggiunti davanti alla stazione di Porta Nuova i manifestanti No Green Pass. Tanti gli striscioni contro il governo e per riavere “reddito dignità e lavoro, diritti che vanno rispettati”. I sindacati ribadiscono la richiesta alle aziende per i tamponi gratuiti per chi non è vaccinato.
Anche gli studenti si sono dati appuntamento in piazza Arbarello per poi dirigersi verso corso Vittorio Emanuele, dove hanno dato alle fiamme una gigantografia del premier Mario Draghi, davanti alla sede del Miur: “Gli studenti li avete abbandonati e li avrete nelle piazze ancora più arrabbiati”, scandiscono. Raggiunta la sede del Comune, sono stati lanciati uova e gavettoni di vernice rossa verso il palazzo del municipio e verso le auto della polizia ed è stato affisso all’inferriata davanti un cartello su scritto “Landini sai che dispiacere”.
Anche a Napoli ripercussioni sul traffico a causa dello sciopero generale convocato per oggi dai sindacati di base. Prima ci sono stati i blocchi di una rampa di accesso all’autostrada e dell’entrata del porto in via Marina e poi un corteo, partito da piazza Mancini, che ha attraversato le strade del centro cittadino fino a piazza dei Martiri, sede dell’Unione degli industriali.
A scendere in piazza Cobas e Usb che chiedono riduzione dei tempi di lavoro, ma anche investimenti nella scuola e nei trasporti, dicendosi contrari al green pass e ai rincari delle utenze domestiche. I manifestanti hanno preparato, inoltre, due maxi striscioni con la scritta: “No aumento luce e gas, no green pass, no licenziamenti” e “Sciopero generale contro il Governo Draghi e contro Confindustria”.
Mentre a Milano il servizio dei trasporti “sta proseguendo su tutte le linee metropolitane. Il traffico potrebbe rallentare la circolazione delle linee di superficie”. Lo ha spiegato in un tweet Atm, la società del comune che a Milano gestisce il trasporto pubblico locale in occasione dello sciopero nazionale di alcune sigle sindacali. Gli aggiornamenti saranno resi noti dalla stessa Atm via Twitter nel corso della giornata.
E.G.