I medici del lavoro per spiegare direttamente in azienda, ai dipendenti, i rischi in base alla loro età, con un focus sulle malattie della fertilità e della sessualità. È il succo di una sperimentazione nel welfare aziendale, ideata dalla Fondazione Foresta di Padova assieme allo studio dei medici del lavoro di Andrea Camarotto. Il progetto pilota partirà dalla Arredo3 di Scorzè, e coinvolgerà 400 persone. Il ‘’pacchetto’’ comprende una consulenza sulle malattie collegate alla sfera della fertilità e della sessualità (con focus sugli uomini, statisticamente a rischio più delle donne perché eseguono pochi esami di controllo), una campagna di screening e visite di prevenzione primaria nella struttura di Fondazione Foresta a Padova, e infine il bilancio dell’attività, per capire i risultati e gli eventuali rischi collegati al luogo di lavoro. L’idea è quella di portare in azienda più consapevolezza sulle patologie e di migliorare la salute dei dipendenti con visite reali. Il progetto che ha già preso l’avvio in aprile, la prima riunione informativa ai 400 dipendenti si terrà il 14 maggio con l’avvio ufficiale del programma. I risultati dello screening si avranno dopo l’estate.
“In un periodo in cui si parla di denatalità, inquinanti ambientali, poca attenzione alla salute dei dipendenti, crediamo in un’inversione di rotta e un’attenzione sul tema e un modo nuovo di fare informazione e welfare in modo attivo e coinvolgente”, spiegano Ivano Fistani e Aldo Pizzolato, i fondatori dall’azienda che ospita il progetto, impegnata nel settore cucine. Conferma Andrea Camarotto, medico del lavoro e uno dei promotori dell’iniziativa: “Durante le visite di routine nelle aziende troviamo lavoratori sempre più attenti, ma anche un sempre maggiore interesse per le patologie legate al sistema riproduttivo. Noi lavoriamo con un questionario anonimo creato ad hoc, dove si verificano le abitudini e gli stili di vita e anche eventuali contatti con calore o inquinanti ambientali che potrebbero essere dei fattori di rischio. Su queste basi poi elaboriamo una consulenza specializzata per gli screening e le visite. L’attività del medico del lavoro non si deve limitare solo alla sorveglianza sanitaria “ex lege”, ma anche alla promozione della salute all’interno delle aziende”.
La campagna si svolge attraverso tre fasi: una fase informativa, una di visite e una di bilancio dell’attività. Nella prima fase, prevista la partecipazione volontaria dei dipendenti divisi per fasce d’età (18-45 anni, 45-60 e oltre) dedicato alle patologie endocrine, metaboliche, alla fertilità e alle disfunzioni sessuali. In particolare per le donne e gli uomini dai 18 ai 45 l’obiettivo è quello di illustrare le principali patologie del sistema endocrino-riproduttivo. Si partirà con focus sul papilloma virus. Per le donne, poi, sarà analizzata l’importanza dell’autopalpazione e dello screening per il tumore al seno; mentre per l’uomo si lavorerà sulla poca attenzione verso il tumore al testicolo. Per la fascia d’età 18-45 ci sarà un confronto su stili di vita, metabolismo e obesità; su quadri clinici specifici correlati all’età si procederà con approfondimenti ad hoc. Inoltre si parlerà di osteoporosi: anche in questo caso le donne già ora si sottopongono a maggiori screening, mentre l’uomo solitamente non si sottopone a nessuna indagine.