L’Usb Agenzie fiscali aderisce allo sciopero generale nazionale del lavoro pubblico proclamato per venerdì 20 novembre nelle tre manifestazioni di Milano Roma e Napoli,
“Dopo 6 anni di blocco contrattuale, che ha comportato per ogni lavoratore la perdita di migliaia di euro – si legge nel comunicato stampa – , lo stanziamento di circa 5 euro lordi mensili di aumento ed i nuovi tetti al salario accessorio costituiscono un vero e proprio insulto per i circa tre milioni di lavoratori e lavoratrici pubblici”.
“La mancanza di percorsi di valorizzazione del personale – prosegue il comunicato – , la chiusura di oltre 100 uffici finanziari in tutta Italia, che sottrarrà servizi ai cittadini regalandoli a Caf e studi professionali; i provvedimenti assunti dal Governo che strizzano palesemente l’occhio agli evasori, delineano un modello fiscale che ancora una volta abdica alla sua funzione sociale”.
“L’investimento su questo settore, anche attraverso un piano massiccio di assunzioni, ed il rilancio di un Fisco che fornisca servizi alla cittadinanza per combattere veramente l’emergenza rappresentata da 160 miliardi annui di evasione, senza scaricare tutto il peso fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati, saranno dunque al centro della partecipazione dei lavoratori finanziari allo sciopero del 20 novembre”, conclude.