“Il governo deve accelerare e mantenere tutte le promesse che ha preso, compreso Draghi, per determinare il ritorno a lavoro nello stabilimento di via Argine”. Così Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli, parla dal porto di Napoli, dove gli operai della Whirlpool protestano, dopo essere partiti in corteo da via Argine, dove ha sede lo stabilimento di elettrodomestici. “Oggi siamo stati costretti, di nuovo, a scendere in strada perché l’incontro promesso dalla viceministra a fine agosto, inizio settembre, ad oggi non è convocato. – evidenzia il segretario – Il 15 andremo a Roma con tutti i lavoratori ed auspichiamo che quell’incontro blocchi la procedura”.
“Il Governo riconvochi il tavolo Whirlpool dopo i titoloni sulla stampa dei mesi scorsi”. È quanto torna a chiedere Biagio Trapani, segretario generale della Fim Cisl Napoli dopo le ennesime azioni di protesta di oggi delle tute blu dello stabilimento di via Argine.
“Le lavoratrici e i lavoratori continuano a dimostrare la propria rabbia nei confronti del silenzio assordante dei ministri e del Governo – ha detto – Le vertenze si affrontano ai tavoli, utilizzare titoloni privi di contenuti non serve a dare futuro a queste famiglie e non aiutata a mantenere un clima sereno”.
“A pochi giorni dalla scadenza da quelli previsti dalla procedura, ci aspettiamo azioni diverse oltre alla solidarietà.
Alle parole corrispondano i fatti, il Governo stia dalla parte giusta, stia con le lavoratrici e i lavoratori di via Argine che – ha proseguito Trapani – chiedono il rispetto della loro dignità. La multinazionale ritiri la procedura e si riprenda il tavolo subito, il tempo non è una variabile indefinita, scorre e la procedura di licenziamento avviata deve essere fermata”.
“Noi come Fim insieme alla Cisl ed alle altre organizzazioni non lasceremo soli un secondo i lavoratori e le lavoratrici della Whirlpool di Napoli, dove ogni posto di lavoro è un presidio di legalità. Siamo convinti che anche le Istituzioni siano dalla parte della legalità, ma lo devono dimostrare. La vertenza Whirlpool resta la vertenza emblematica per tutto il Paese, crediamo sia necessario il ritiro da parte della multinazionale della procedura di licenziamento, non c’e tempo da perdere inutilmente, occorre ritornare al tavolo e creare condizioni di confronto con il governo per trovare una soluzione Industriale seria e stabile per i lavoratori di via Argine e dell’indotto”, ha concluso.
TN