Secondo i nuovi dati rilevati dall’Istat, a settembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta in misura consistente, passando da 111,2 a 115,5 e tornando ad allinearsi sui livelli del primo trimestre 2016. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale da 107,1 a 108 confermando la dinamica positiva rilevata nei mesi precedenti.
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in aumento seppur con intensità diverse: la componente economica e quella futura aumentano marcatamente mentre l’incremento è più contenuto per la componente personale e per quella corrente.
In particolare, emerge un deciso aumento del saldo sia dei giudizi sia delle aspettative sulla situazione economica del Paese nonché un forte ridimensionamento delle aspettative sulla disoccupazione; il saldo relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli registra un marcato incremento.
Infine, aumenta il numero degli interpellati che ritiene possibile risparmiare in futuro (orizzonte temporale: 12 mesi).
Quanto alle imprese, nel mese di settembre si segnala un aumento del clima di fiducia in tutti i settori ad eccezione dei servizi. In particolare, il clima di fiducia migliora nel settore manifatturiero, in quello delle costruzioni e nel commercio al dettaglio (i climi passano, rispettivamente, da 108,5 a 110,4, da 128,4 a 132,1 e da 105,3 a 108,8); nei servizi l’indice rimane invariato rispetto al mese precedente (a quota 107,0).
Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia si segnala che, nel comparto manifatturiero, l’aumento dell’indice è dovuto essenzialmente ad un deciso miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini in presenza di una stabilità delle attese sulla produzione e di un lieve aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino.
Anche nel settore delle costruzioni, l’incremento dell’indice è trainato da un significativo miglioramento dei giudizi sugli ordini mentre le aspettative sull’occupazione presso l’impresa diminuiscono.
Nei servizi, peggiorano sia le aspettative sugli ordini sia i giudizi sull’andamento degli affari; invece, i giudizi sugli ordini registrano un miglioramento. Nel commercio al dettaglio si registra una lieve diminuzione del saldo relativo alle vendite correnti mentre aumentano le aspettative sulle vendite future; le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso.
E. M.


























