Fronte comune dei sindacati sulla situazione rifiuti a Roma che prende una piega drammatica a vista d’occhio. Per Michele Azzola, Paolo Terrinoni, Alberto Civica rispettivamente segretari generali Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio e Uil Roma e Lazio, la discussione da parte delle istituzioni locali sull’emergenza che sta vivendo la Capitale fa emergere “una distanza quasi incolmabile tra la realtà dei fatti, che vede i rifiuti per strada, e i piani per la raccolta differenziata, che ad oggi non stanno producendo nulla se non uno 0,4 in più nel primo trimestre del 2018 rispetto all’anno precedente”.
“L’immobilismo che si è creato attorno al tema dei rifiuti – sottolineano i segretari in una nota congiunta – rende impossibile modificare l’esistente e riduce l’azione alla gestione delle emergenze. Il Comune e AMA devono prevedere, oltre agli impianti di smaltimento, anche un vero e proprio sistema industriale che produca energia e intercetti e trasformi i materiali raccolti”. E per fare questo, Azzola, Terrinoni e Civica ribadiscono la necessità di mettere a sistema tutti i finanziamenti disponibili per la sostenibilità ambientale a livello regionale.
“Il superamento dell’attuale modello servirà ad avviare progetti che evitino di ricorrere all’utilizzo di aziende private, che rischiano di smaltire i rifiuti illegalmente per garantire basse tariffe e vincere le gare dei comuni, e a favorire la nascita di aziende multi utility, sotto controllo pubblico, dotate di risorse sufficienti a garantire lo sviluppo degli impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio e attrarre le aziende che utilizzano i rifiuti riciclati per creare l’economia circolare di cui si parla”.
“Riteniamo non più rinviabile l’apertura di un tavolo interistituzionale tra regione, province e comune di Roma per avviare in maniera corretta un sistema di Economia Circolare nel nostro territorio – sottolineano i segretari – finalizzato allo sviluppo della sostenibilità ambientale e occupazionale e alla gestione dei servizi di igiene ambientale che mettano al riparo il territorio dalle devastazioni oggi presenti”.
“Le istituzioni hanno il dovere di dare delle risposte perché i cittadini meritano di avere delle città pulite e di non vedere discariche abusive ad ogni angolo di territorio. E’ evidente che l’assenza di un cambio radicale di linea, vedrà le organizzazioni sindacali capofila nella promozione di iniziative di protesta nei confronti dell’inadeguatezza delle istituzioni locali” conclude la nota.