Domani mattina si terrà il primo incontro, presso il ministero dello Sviluppo economico, per Jabil, dopo l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 380 lavoratori da parte della multinazionale americana dell’elettronica.
“È gravissimo che dopo la chiusura irresponsabile dello stabilimento di Cassina de’ Pecchi, avvenuta poco più di un anno fa,la Jabilcontinui a non voler trovare un’alternativa ai licenziamenti nello stabilimento di Marcianise”, sostiene Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, in una nota.
“Il ministero –prosegue la nota- solo pochi mesi fa aveva avviato un tavolo di confronto per evitare questa prospettiva, già annunciata prima dell’estate, ma, ad oggi, la multinazionale è rimasta completamente sorda agli appelli del sindacato e del ministero di via Molise”.
“Da un mese i lavoratori della Jabil stanno scioperando a oltranza contro i licenziamenti, domani saranno in presidio sotto la sede del ministero a partire dalle 10. È giunto il momento che rispetto a questa vertenza intervenga immediatamente il Governo per impedire un ennesimo dramma sociale in Campania”.
F.P.



























