INTERROGAZIONI
Giovedì 29 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Massimo Cassano.
La seduta comincia alle 11.35.
5-08251 Chimienti: Iniziative per la salvaguardia dei livelli occupazionali nella società Microtecnica Srl e per la riqualificazione professionale dei lavoratori collocati in mobilità.
Il sottosegretario Massimo CASSANO risponde all’interrogazione nei termini riportati in allegato.
Silvia CHIMIENTI (M5S), ringraziando il sottosegretario, si dichiara solo parzialmente soddisfatta della risposta fornita, che dimostra che sulla vicenda dei dipendenti della Microtecnica Srl non è stato fatto abbastanza. Ritiene, infatti, inaccettabile il licenziamento dei lavoratori, quando i risultati conseguiti dall’azienda sono positivi, come dimostra il fatturato del 2014 riportato nella sua interrogazione. Nel segnalare che l’altissima adesione all’ultimo sciopero dichiarato dai dipendenti dell’azienda non ha purtroppo indotto la Microtecnica Srl a mutare intendimento, ritiene pertanto necessario che il Governo aumenti la pressione sull’azienda, garantendo che, da parte sua, il movimento M5S vigilerà sull’applicazione delle misure che saranno adottate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalla Regione Piemonte, presentando, eventualmente, ulteriori interrogazioni sul tema.
5-08767 Di Salvo: Iniziative per uniformare i requisiti di accesso al pensionamento dei dipendenti della società ENAV Spa iscritti alla gestione ex INPDAP e di quelli iscritti alla gestione INPS.
Il sottosegretario Massimo CASSANO risponde all’interrogazione nei termini riportati in allegato.
Titti DI SALVO (PD) ringrazia il sottosegretario per avere messo in luce il carattere paradossale della vicenda che interessa i dipendenti dell’ENAV, il cui regime pensionistico dipende dalla cassa previdenziale di provenienza e non, come sarebbe giusto, dal tipo di attività svolta, come avviene per la generalità degli assicurati. Tale situazione induce la società a trattenere in servizio dipendenti che, altrimenti, rimarrebbero senza né stipendio né pensione. Si tratta, evidentemente, di una situazione che non può essere protratta ulteriormente e, pertanto, auspica che il Governo si adoperi per trovare una soluzione nel minor tempo possibile, anche alla luce dell’interlocuzione già avviata al riguardo tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l’ENAV.
Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 11.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 29 settembre 2016.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.50 alle 12.15.
RISOLUZIONI
Giovedì 29 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 12.15.
7-01093 Boccuzzi: Esenzione dalla restituzione delle somme percepite a titolo di benefici previdenziali per l’esposizione all’amianto da lavoratori dipendenti di S.V.O.A. Spa e SOMI impianti Srl, con particolare riferimento a quelli che hanno contratto patologie asbesto-correlate.
(Discussione e rinvio).
La Commissione inizia la discussione della risoluzione.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che nella seduta odierna avrà luogo l’illustrazione della risoluzione n. 7-01093 Boccuzzi, nonché l’eventuale svolgimento di interventi di carattere generale, mentre il parere del Governo sarà acquisito in una successiva seduta.
Dà quindi la parola al presentatore dell’atto di indirizzo ai fini della sua illustrazione.
Antonio BOCCUZZI (PD), illustrando brevemente il contenuto della sua risoluzione, osserva che essa è volta a sollecitare l’adozione di uno specifico provvedimento che sani la situazione in cui versano i circa venti dipendenti di S.V.O.A. Spa e SOMI impianti Srl, due dei quali nel frattempo sono deceduti per patologie asbesto-correlate. Ricorda che si tratta di lavoratori la cui esposizione professionale a polveri e fibre di amianto oltre il limite consentito è stata accertata dalla magistratura in due gradi di giudizio. Tuttavia, la Cassazione, accogliendo il ricorso dell’INPS avverso le pronunce dei giudici di merito, ha dichiarato infondate le pretese dei lavoratori, consentendo, pertanto, all’istituto previdenziale di revocare i provvedimenti amministrativi, provvisoriamente emanati, e di richiedere la restituzione delle somme nel frattempo percepite dai lavoratori. Si tratta, pertanto, di un’evidente ingiustizia, per sanare la quale è necessario un intervento volto quantomeno ad escludere la ripetizione delle somme già percepite.
Marialuisa GNECCHI (PD) sottolinea la necessità di prendere spunto dalla grave situazione descritta dal collega Boccuzzi per condurre una approfondita riflessione sulla normativa in materia previdenziale applicabile ai lavoratori esposti all’amianto, che, tra l’altro, genera irragionevoli differenze tra i lavoratori, a seconda che si applichi il sistema di calcolo retributivo o quello contributivo. Trova anche assurdo che a tali lavoratori si applichi il medesimo parametro dell’aspettativa di vita, valido per la generalità dei lavoratori, essendo chiaro che, purtroppo, essi hanno una speranza di vita più breve, come dimostra anche la morte per mesotelioma di due dei venti lavoratori oggetto della risoluzione. Auspica pertanto che tale atto di indirizzo induca il Governo a riprendere in considerazione l’intera normativa che regola l’accesso al pensionamento dei lavoratori esposti all’amianto.
Cesare DAMIANO, presidente, osserva che la risoluzione in discussione fotografa un caso di vera e propria ferocia burocratica che è necessario affrontare. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.25.
AUDIZIONI INFORMALI
Giovedì 29 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
Audizione di rappresentanti dell’Istituto italiano di tecnologia nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00449 Cominardi e 7-00808 Tinagli concernenti iniziative in materia di occupazione in relazione agli sviluppi dell’innovazione tecnologica.
L’audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.10.
ATTI DELL’UNIONE EUROPEA
Giovedì 29 settembre 2016. — Presidenza del presidente della XII Commissione, Mario MARAZZITI.
La seduta comincia alle 11.15.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Avvio di una consultazione su un pilastro europeo dei diritti sociali» e relativo allegato «Prima stesura del pilastro dei diritti sociali».
COM(2016) 127 final e COM(2016) 127 final – Annex 1.
(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).
Le Commissioni riunite proseguono l’esame dei documenti, rinviato, da ultimo, il 13 settembre 2016.
Mario MARAZZITI, presidente, avverte che le Commissioni riunite XI e XII proseguono oggi l’esame della Comunicazione della Commissione europea relativa all’avvio di una consultazione su un pilastro economico dei diritti sociali, e del relativo allegato, iniziato il 22 giugno scorso. Ricorda che nella seduta del 13 settembre ha avuto inizio il dibattito.
Ricorda altresì che nella riunione dell’Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite XI e XII del 20 settembre scorso si è convenuto di acquisire elementi di valutazione da parte delle parti sociali, al fine di arricchire anche in sede nazionale il processo di consultazione avviato dalla Commissione europea sulla base della suddetta Comunicazione.
Chiede, pertanto, se vi siano colleghi che intendono intervenire nel dibattito.
Claudio COMINARDI (M5S), a nome del suo gruppo, preannuncia la presentazione di una proposta di documento finale sulla Comunicazione della Commissione europea, alternativa a quella che sarà presentata dai relatori.
Mario MARAZZITI, presidente, nessun altro intendendo intervenire, rinvia il seguito dell’esame della Comunicazione ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.20.
Comitato per la legislazione
ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 16-BIS, COMMA 6-BIS, DEL REGOLAMENTO:
Istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico per il settore dell’editoria e dell’emittenza radiofonica e televisiva locale, della disciplina di profili pensionistici dei giornalisti e della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Procedura per l’affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. C. 3317-3345-B, approvato, in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla Commissione VII) (Esame e conclusione – Parere con condizione e osservazione)
Giunta per le autorizzazioni
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI GIUNTA PLENARIA.
DELIBERAZIONI IN MATERIA D’INSINDACABILITÀ:
Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell’ambito del procedimento penale nei confronti della deputata Argentin (procedimento n. 16867/14 RG DIB) (doc. IV-ter, n. 17)(Esame e rinvio)
Commissioni Riunite (IV Camera e 4a Senato)
AUDIZIONI:
Audizione del Capo di Stato maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli(Svolgimento e conclusione)
Commissioni Riunite (XIV Camera e 14a Senato)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:
Audizione informale del Sottosegretario maltese per gli affari europei, Ian Borg, sulle priorità della prossima Presidenza di turno dell’UE
Commissioni Riunite (I e XI)
SEDE REFERENTE:
Sulla pubblicità dei lavori
Norme in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio e altre disposizioni per garantire la sicurezza presso le medesime strutture. C. 261 Fucci, C. 1037Giammanco, C. 2647 De Girolamo, C. 2705 Vezzali, C. 3597 Minardo, C. 3629 De Girolamo, C. 3738 Sbrollini, C. 3818 Roccella, C. 3829 Invernizzi, C. 3872 Rampelli, C. 3912 Marti e C. 3933Giammanco (Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testo base)
ALLEGATO (Testo unificato delle proposte di legge adottato come testo base)
Commissioni Riunite (VIII e X)
AUDIZIONI INFORMALI:
Audizione dell’avvocato Maurizio Pernice, nell’ambito della proposta di nomina a direttore dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) (nomina n. 77), del dottor Stefano Laporta (nomina n. 78), della dottoressa Laura Porzio (nomina n. 79) e del dottor Vittorio d’Oriano (nomina n. 80), nell’ambito dell’esame delle proposte di nomina a componenti della Consulta dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN)
ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale (COM(2016) 176 final).
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Iniziativa europea per il cloud computing – Costruire un’economia competitiva dei dati e della conoscenza in Europa (COM(2016) 178 final).
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Digitalizzazione dell’industria europea – Cogliere appieno i vantaggi di un mercato unico digitale (COM(2016) 180 final) (Seguito dell’esame congiunto, ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione)
ALLEGATO 1 (Documento finale approvato)
ALLEGATO 2 (Documento finale approvato)
ALLEGATO 3 (Documento finale approvato)
SEDE REFERENTE:
Disciplina delle piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi e disposizioni per la promozione dell’economia della condivisione. C. 3564 Tentori (Seguito esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto)
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
SEDE REFERENTE:
Sulla pubblicità dei lavori
Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e altre disposizioni concernenti misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati. Nuovo testo C. 1658Zampa (Seguito dell’esame e rinvio)
SEDE REFERENTE:
DL 168/2016: Misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, per l’efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa. C. 4025 Governo(Seguito dell’esame e rinvio)
ALLEGATO (Emendamenti approvati)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Affari esteri e comunitari (III)
SEDE REFERENTE:
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall’altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009. C. 3945Governo, approvato dal Senato (Esame e rinvio)
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Capo Verde in materia di cooperazione di polizia, fatto a Praia l’8 luglio 2013. C. 3942 Governo, approvato dal Senato (Esame e rinvio)
Ratifica ed esecuzione dei seguenti trattati: a) Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato del Qatar sui servizi aerei, con Allegato, fatto a Roma il 24 settembre 2002, con Accordo per l’introduzione di emendamenti, fatto a Roma il 16 aprile 2012; b) Accordo sui servizi di trasporto aereo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare, con Allegati, fatto ad Algeri il 22 gennaio 2013; c) Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica socialista del Vietnam, con Allegati, fatto a Roma il 21 giugno 2013; d) Accordo di cooperazione nel campo dei trasporti marittimi tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare, fatto ad Algeri il 14 novembre 2012; e) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kosovo sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Pristina il 24 luglio 2014; f)Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Moldova sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 19 settembre 1997; g) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di sua altezza serenissima il Principe di Monaco concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Roma l’8 novembre 2012; h) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Montenegro sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 12 marzo 2014;i) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Serbia sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto ad Ancona il 15 ottobre 2013; l) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell’Azerbaijan sul trasporto marittimo, fatto a Roma il 14 luglio 2014; m) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Andorra concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Bruxelles il 19 maggio 2015. C. 3917 Governo (Seguito dell’esame e rinvio)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
SEDE LEGISLATIVA:
Istituzione della Giornata nazionale delle vittime civili di guerra. Nuovo testo C. 1623 Burtone(Seguito della discussione e approvazione)
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
SEDE CONSULTIVA:
Disposizioni concernenti la comunicazione e la diffusione delle competenze di base necessarie per la gestione del risparmio privato. Nuovo testo C. 3666 e abb. (Parere alla VI Commissione)(Seguito dell’esame e rinvio)
ALLEGATO (Documentazione depositata dal rappresentante del Governo)
Disposizioni concernenti la certificazione ecologica dei prodotti cosmetici. Testo unificato C. 106 e abb. (Parere alle Commissioni VIII e X) (Seguito dell’esame e rinvio)
Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. Nuovo testo C. 2305 e abb. (Parere alla IX Commissione) (Esame e rinvio – Richiesta di relazione tecnica ai sensi dell’articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009)
ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto legislativo recante riordino delle disposizioni legislative vigenti in materia di incentivi fiscali, previdenziali e contributivi in favore delle imprese marittime. Atto n. 321(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Valutazione favorevole)
Schema di decreto legislativo recante disciplina della dirigenza della Repubblica. Atto n. 328(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
INDAGINE CONOSCITIVA:
Sulle tematiche relative ai rapporti tra operatori finanziari e creditizi e clientela.
Audizione del Presidente di Banca Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro (Svolgimento e conclusione)
ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto legislativo recante norme per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1286/2014 relativo ai documenti contenenti le informazioni chiave per i prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati. Atto n. 326 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni)
ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione)
ALLEGATO 2 (Proposta alternativa di parere presentata dal gruppo MoVimento 5 Stelle)
RISOLUZIONI:
7-00964 Laffranco: Estensione del regime tributario della cedolare secca alle locazioni a uso diverso dall’abitazione (Seguito della discussione e rinvio)
7-01058 Petrini: Introduzione dell’obbligo di trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate delle operazioni IVA e semplificazione dei controlli per i contribuenti che assicurino la tracciabilità dei pagamenti (Seguito della discussione e rinvio)
ALLEGATO 3 (Testo riformulato della risoluzione)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
INTERROGAZIONI:
5-06900 Binetti: Sulla nomina e insediamento di tutti i componenti dell’osservatorio professioni sanitarie del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
ALLEGATO 1 (Testo della risposta)
5-08115 Carocci: Sulla responsabilità dei docenti in occasione di viaggi di istruzione e visite guidate
ALLEGATO 2 (Testo della risposta)
5-09194 Santerini: Sull’erogazione dei contributi statali a favore delle scuole paritarie primarie
ALLEGATO 3 (Testo della risposta)
5-04413 Marzana: Sul progetto GARR-X Progress
ALLEGATO 4 (Testo della risposta)
SEDE REFERENTE:
Istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico per il settore dell’editoria e dell’emittenza radiofonica e televisiva locale, della disciplina di profili pensionistici dei giornalisti e della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Procedura per l’affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. C. 3317-3345-B, approvato, in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Seguito dell’esame e conclusione – Conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea)
DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto legislativo recante disciplina della dirigenza della Repubblica. Atto n. 328 (Rilievi alla I Commissione) (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio)
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ATTI DEL GOVERNO:
Proposta di regolamento del parlamento europeo e del consiglio relativo alle riduzioni annuali vincolanti delle emissioni di gas a effetto serra a carico degli Stati membri nel periodo 2021-2030 per un’Unione dell’energia resiliente e per onorare gli impegni assunti a norma dell’accordo di Parigi e recante modifica del regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ad un meccanismo di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra e di comunicazione di altre informazioni in materia di cambiamenti climatici COM(2016) 482 final (Esame, ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
ERRATA CORRIGE
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMITATO RISTRETTO:
Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico. C. 1178Iacono ed altri
SEDE CONSULTIVA:
Ratifica ed esecuzione dei seguenti trattati: a) Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato del Qatar sui servizi aerei, con Allegato, fatto a Roma il 24 settembre 2002, con Accordo per l’introduzione di emendamenti, fatto a Roma il 16 aprile 2012; b) Accordo sui servizi di trasporto aereo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare, con Allegati, fatto ad Algeri il 22 gennaio 2013; c) Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica socialista del Vietnam, con Allegati, fatto a Roma il 21 giugno 2013; d) Accordo di cooperazione nel campo dei trasporti marittimi tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica algerina democratica e popolare, fatto ad Algeri il 14 novembre 2012; e) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Kosovo sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Pristina il 24 luglio 2014; f)Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Moldova sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 19 settembre 1997; g) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di sua altezza serenissima il Principe di Monaco concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Roma l’8 novembre 2012; h) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Montenegro sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto a Roma il 12 marzo 2014;i) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Serbia sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci, fatto ad Ancona il 15 ottobre 2013; l) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell’Azerbaijan sul trasporto marittimo, fatto a Roma il 14 luglio 2014; m) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Andorra concernente la regolamentazione del trasporto internazionale di viaggiatori e di merci su strada, fatto a Bruxelles il 19 maggio 2015. C. 3917 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e rinvio)
ATTI DEL GOVERNO:
Proposta di nomina del professor Bruno Franchi a presidente dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV). Nomina n. 75 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
SEDE REFERENTE:
Modifiche all’articolo 23 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, e altre disposizioni per la promozione dell’uso condiviso di veicoli privati. C. 2436 Dell’Orco ed altri (Seguito dell’esame e rinvio)
ALLEGATO 1 (Proposte emendative presentate)
ALLEGATO 2 (Proposte emendative approvate)
INTERROGAZIONI:
5-08222 De Lorenzis: Situazione e prospettive della società Mistral Air con riguardo ai rapporti con Alitalia e alle ricadute occupazionali
ALLEGATO 3 (Testo della risposta)
5-08288 Tullo: Efficienza dei collegamenti ferroviari al servizio dell’area ligure delle Cinque Terre
ALLEGATO 4 (Testo della risposta)
5-08114 Labriola: Misure per il rilancio dell’aeroporto di Taranto, con particolare riguardo all’avvio del servizio di trasporto passeggeri
ALLEGATO 5 (Testo della risposta)
5-08411 Martella: Rischi per la sicurezza dei dipendenti delle ferrovie e dei passeggeri conseguenti alle frequenti aggressioni che si verificano sui treni e nelle stazioni, con particolare riguardo alla stazione di Venezia
ALLEGATO 6 (Testo della risposta)
5-08634 De Lorenzis: Possibilità per le imprese ferroviarie di integrare la disciplina in materia di sicurezza, anche ai fini di un’applicazione omogenea della stessa
ALLEGATO 7 (Testo della risposta)
5-08949 Spessotto: Soppressione di corse e riduzione di carrozze da parte di Trenitalia nelle tratte a lungo raggio per carenza di personale
ALLEGATO 8 (Testo della risposta)
Attività produttive, commercio e turismo (X)
SEDE CONSULTIVA:
Sull’ordine dei lavori
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno hascemita di Giordania sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 29 aprile 2015. C. 3765 Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole)
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell’Azerbaijan sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 6 novembre 2012. C. 3299 Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
ERRATA CORRIGE
Lavoro pubblico e privato (XI)
SEDE CONSULTIVA:
DL 168/2016: Misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, per l’efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa. C. 4025 Governo (Parere alla II Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole)
ALLEGATO (Parere approvato)
DELIBERAZIONIE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto legislativo recante riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Atto n. 327 (Rilievi alla X Commissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e rinvio)
ATTI DEL GOVERNO:
Proposta di nomina del professor Massimo De Felice a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). Nomina n. 74.
Proposta di nomina del professor Stefano Sacchi a presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL). Nomina n. 76 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Pareri favorevoli)
SEDE REFERENTE:
Disposizioni concernenti l’impiego delle persone anziane da parte delle amministrazioni locali per lo svolgimento di lavori di utilità sociale C. 104 Binetti, C. 171 Bobba, C. 266 Fucci, C. 670Biondelli, C. 693 Grassi e C. 3538 Patriarca, C. 3851 Miotto (Seguito dell’esame e rinvio)
AUDIZIONI INFORMALI:
Audizioni nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 3868 Governo, approvato dal Senato, recante «Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché disposizioni per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute».
Rappresentanti di Farmindustria
Rappresentanti della Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani (FNOVI), della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (FOFI), del Consiglio dell’Ordine nazionale dei biologi (ONB), della Società italiana di fisica, della Federazione nazionale dei collegi degli infermieri (IPASVI) e della Federazione nazionale dei Collegi professionali dei tecnici sanitari di radiologia (TSRM)
ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto ministeriale recante regolamento di adozione dello statuto del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA). Atto n. 331 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio)
Schema di decreto ministeriale recante approvazione del piano triennale per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura (piano della ricerca) del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) nonché del piano per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura (razionalizzazione della rete di ricerca) del medesimo CREA. Atto n. 332 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio)
DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto legislativo recante riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Atto n. 327 (Rilievi alla X Commissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e rinvio)
RISOLUZIONI:
7-00987 Mongiello, 7-01045 L’Abbate, 7-01054 Faenzi e 7-01068 Zaccagnini: Iniziative per la tutela del settore del grano duro (Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni n. 8-00201 e 8-00202)
ALLEGATO 1 (Nuova formulazione della risoluzione 7-00987 Mongiello)
ALLEGATO 2 (Risoluzione 8-00201 approvata dalla Commissione)
ALLEGATO 3 (Risoluzione 8-00202 approvata dalla Commissione)
ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2015/412/UE che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio. Atto n. 324(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazione)
ALLEGATO 4 (Proposta di parere del Relatore approvata dalla Commissione)
ALLEGATO 5 (Proposta alternativa di parere del gruppo SI-SEL)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Politiche dell’Unione europea (XIV)
ATTI DEL GOVERNO:
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2015/412/UE che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio. Atto n. 324(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole)
ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
SEDE CONSULTIVA:
Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015. S. 2521 Governo, approvato dalla Camera.
Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2016. S. 2522 Governo, approvato dalla Camera (Parere alla 5aCommissione del Senato) (Esame congiunto e conclusione – Nulla osta)
ALLEGATO 1 (Parere approvato)
ALLEGATO 2 (Parere approvato)
Riordino del sistema nazionale della protezione civile. S. 2068, approvato in un testo unificato dalla Camera (Parere alle Commissioni riunite 1a e 13a del Senato) (Esame e conclusione – Parere favorevole)
ALLEGATO 3 (Parere approvato)
Editoria. C. 3317-3345-B, approvata in un testo unificato dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla VII Commissione della Camera) (Esame e conclusione – Parere favorevole)
ALLEGATO 4 (Parere approvato)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Commissione parlamentare per la semplificazione
INDAGINE CONOSCITIVA:
Indagine conoscitiva sulla semplificazione e sulla trasparenza nei rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, bancario e assicurativo.
Audizione di rappresentanti del Gruppo Unipol (Svolgimento e conclusione)
Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Sulla pubblicità dei lavori
Audizione della Presidente del Consiglio di amministrazione della Rai, del Direttore generale della Rai e del Responsabile in via transitoria per la prevenzione della corruzione della Rai(Svolgimento e rinvio)
Comunicazioni del presidente
ALLEGATO (Quesiti per i quali è pervenuta risposta scritta alla Presidenza della Commissione – dal n. 485/2362 al n. 496/2408)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica
Esame, ai sensi dell’articolo 32, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 124, di uno schema di regolamento
Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo
Sulla pubblicità dei lavori
Audizione del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi (Svolgimento e conclusione)
AVVERTENZA
Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPICOMMISSIONE PLENARIA:
Comunicazioni del Presidente
Audizione di Giancarlo Armati (Svolgimento e conclusione)
Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte del militare Emanuele Scieri
AUDIZIONI:
Audizione di un militare in servizio nella caserma «Gamerra» di Pisa, all’epoca di Emanuele Scieri(Svolgimento e conclusione)
AUDIZIONI:
Audizione di un militare in servizio nella caserma «Gamerra» di Pisa, all’epoca di Emanuele Scieri(Svolgimento e conclusione)
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 28 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 14.25.
DL 168/2016: Misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, per l’efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa.
C. 4025 Governo.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 settembre 2016.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, secondo quanto convenuto dall’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 22 settembre scorso, l’espressione del parere di competenza alla II Commissione avrà luogo nella seduta odierna. Dà, quindi la parola alla relatrice, on. Casellato, per l’illustrazione della sua proposta di parere.
Floriana CASELLATO (PD), relatrice, illustra la sua proposta di parere favorevole sul provvedimento.
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere della relatrice.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice (vedi allegato).
La seduta termina alle 14.30.
DELIBERAZIONIE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 28 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 14.30.
Schema di decreto legislativo recante riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Atto n. 327.
(Rilievi alla X Commissione).
(Esame, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e rinvio).
La Commissione avvia l’esame del provvedimento.
Cesare DAMIANO, presidente, segnala preliminarmente che, sulla base di quanto richiesto alla Presidenza della Camera, la Commissione dovrà concludere il suo esame entro il 14 ottobre 2016 e, comunque, in tempi compatibili con la programmazione dei lavori della X Commissione.
Dà quindi la parola al relatore, on. Giorgio Piccolo, per lo svolgimento del suo intervento introduttivo sul provvedimento.
Giorgio PICCOLO (PD), relatore, segnala in primo luogo che lo schema di decreto, in attuazione della delega conferita al Governo dall’articolo 10 della legge n. 124 del 2015 (cosiddetta «legge Madia») è finalizzato, come si legge nella relazione illustrativa, ad una riforma complessiva delle camere di commercio, ridefinendone le funzioni e il sistema di finanziamento, attraverso la razionalizzazione e la riduzione dei costi del sistema camerale. Il perno di tale riorganizzazione è costituito dalla ridefinizione delle circoscrizioni territoriali, da cui consegue la riduzione del numero delle Camere di commercio, la limitazione degli ambiti di svolgimento della funzione di promozione del territorio e dell’economia locale, l’eliminazione di compiti e funzioni svolti anche da altre amministrazioni pubbliche, la limitazione delle partecipazioni societarie, la riduzione del numero dei componenti degli organi e l’eliminazione dei relativi compensi, ad eccezione di quelli dei revisori dei conti. L’obiettivo del provvedimento è rendere le funzioni delle camere di commercio più efficaci per le imprese, assicurando al tempo stesso la sostenibilità finanziaria e il mantenimento dei livelli occupazionali, come esplicitamente richiesto da uno dei criteri di delega recato dal citato articolo 10 della legge n. 124 del 2015.
Passando, quindi, al merito del provvedimento, che consta di sei articoli, rileva che l’articolo 1 novella la legge n. 580 del 1993, e successive modificazioni, che attualmente reca la disciplina di carattere generale sulle camere di commercio.
In particolare, la lettera a) del comma 1, novellando l’articolo 1 della citata legge n. 580 del 1993, dispone che le camere di commercio, da ridurre entro il limite numerico di sessanta, operano nelle circoscrizioni territoriali definite a seguito del processo di accorpamento effettuato in attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge n. 124 del 2015, anche attraverso accorpamenti tra le camere attualmente esistenti nonché delle aziende speciali e comunque garantendo l’equilibrio economico. Segnala, infine, che il procedimento di accorpamento e di razionalizzazione è avviato e curato da un commissario ad acta, scelto per ciascuna nuova camera di commercio tra i segretari generali delle camere accorpate o dirigenti pubblici.
La lettera b) del medesimo comma 1 novella l’articolo 2 della legge n. 580 del 1993, ridefinendo i compiti e le funzioni delle camere di commercio.
In particolare, come si legge anche nella relazione di accompagnamento, la norma conferma i compiti già esercitati in materia di pubblicità legale e di settore mediante la tenuta del registro delle imprese, del Repertorio economico amministrativo e degli altri registri ed albi previsti dall’ordinamento, nonché tutte le funzioni in materia di tutela del consumatore e della fede pubblica, vigilanza e controllo sulla sicurezza e conformità dei prodotti e sugli strumenti soggetti alla disciplina della metrologia legale, nonché le competenze in materia di rilevazione dei prezzi e delle tariffe, il rilascio dei certificati di origine delle merci e dei documenti per l’esportazione. La disposizione prevede, oltre alla competenza nella valorizzazione del patrimonio culturale e nello sviluppo e promozione del turismo, il rafforzamento della competenza relativa alla formazione e alla gestione del fascicolo informatico di impresa, all’avvio e all’esercizio dell’attività di impresa nonché delle funzioni di punto unico di accesso telematico in relazione alle vicende amministrative riguardanti le imprese. Sulla base di quanto disposto dalla norma, inoltre, le camere di commercio non possono richiedere alle imprese oneri ulteriori rispetto ai diritti di segreteria già previsti, le attività svolte in regime di concorrenza sono limitate a quelle strettamente indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali e, infine, devono essere progressivamente eliminate le partecipazioni societarie non essenziali.
Segnala che tra le competenze attribuite alle camere di commercio, è stata rafforzata e meglio precisata quella in tema di orientamento al lavoro e alle professioni, mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati competenti, in coordinamento con il Governo, le regioni e l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), recentemente istituita in attuazione della delega di cui alla legge n. 183 del 2014 (cosiddetto Jobs Act). Si conferma in primo luogo che alle Camere di commercio spetta la tenuta e la gestione del registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro, di cui all’articolo 1, comma 41, della legge n. 107 del 2015. Ad esse sono anche affidati i seguenti compiti: la collaborazione per la realizzazione del sistema di certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali e nell’ambito dei percorsi formativi di alternanza scuola-lavoro; il supporto all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso servizi informativi volti a favorire l’inserimento occupazionale e a facilitare l’accesso delle imprese ai servizi dei Centri per l’impiego, in raccordo con l’ANPAL; il sostegno alla transizione dalla scuola e dall’università al lavoro, attraverso l’orientamento e lo sviluppo di servizi, in particolare telematici, a supporto dei processi di placement svolti dalle università.
Sulla base della norma, inoltre, le camere di commercio possono svolgere attività di informazione, formazione, supporto organizzativo e assistenza alle piccole e medie imprese per la preparazione ai mercati internazionali ed è confermata la possibilità sia di svolgere funzioni di assistenza e supporto alle imprese ma in regime di libero mercato sia di svolgere attività oggetto di convenzioni con le regioni e altri soggetti pubblici o privati, nell’ambito della digitalizzazione, della qualificazione aziendale e dei prodotti, del supporto al placement e all’orientamento, della risoluzione alternativa delle controversie.
Le restanti lettere del comma 1 dell’articolo 1 intervengono prevalentemente sulla disciplina dell’organizzazione delle Camere di commercio e del sistema camerale nel suo complesso.
In particolare, la lettera c) del comma 1, prevede la competenza del consiglio camerale ad adottare i regolamenti per l’esercizio delle funzioni e dei compiti amministrativi delle camere di commercio e che la lettera d) interviene in materia di vigilanza amministrativa e contabile. Tale ultima norma rinvia ad un successivo decreto di natura non regolamentare del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, la definizione delle indennità spettanti ai componenti dei collegi dei revisori dei conti delle camere di commercio, dei criteri di rimborso delle spese sostenute dai componenti di tutti gli organi delle camere medesime nonché dei limiti al trattamento economico dei vertici amministrativi e dei dipendenti delle aziende speciali e delle unioni regionali. La norma prevede, inoltre, l’istituzione, presso il Ministero dello sviluppo economico, di un Comitato indipendente di valutazione delle performance del sistema camerale, composto da cinque membri con elevata professionalità e comprovate esperienze sia nel settore pubblico sia nel settore privato in tema di valutazione dell’impatto dei servizi pubblici e di misurazione della performance.
Segnala che la lettera e) del comma 1 dispone che, in caso di scioglimento del consiglio della camera di commercio, il commissario straordinario non possa essere scelto tra i dirigenti pubblici in quiescenza. La successiva lettera f) interviene nella disciplina delle unioni regionali delle camere di commercio eliminando, in particolare, la previsione della obbligatorietà della loro costituzione. La lettera g) modifica la disciplina vigente relativa all’Unione delle camere di commercio (Unioncamere), mentre la lettera h) introduce disposizioni relative al Registro delle imprese. In particolare, la norma dispone che la responsabilità del Registro sia di un conservatore unico, nominato dal Ministro dello sviluppo economico, tra i dirigenti delle camere di commercio in possesso di determinati requisiti e che il ruolo di conservatore costituisce o integra il contenuto dell’incarico dirigenziale conferito dalla camera di commercio di appartenenza. La lettera i) introduce modifiche alla normativa relativa al consiglio delle camere di commercio, necessarie a seguito del processo di accorpamento disciplinato dallo schema di decreto in esame, che comporterà la riduzione delle camere di commercio dalle attuali centocinque a sessanta massimo. In particolare, è disposta la riduzione del numero dei componenti, stimata dalla relazione illustrativa da circa 3.000 a circa 1.600, e la limitazione ad una sola volta del rinnovo del mandato. La lettera l) ridisegna le funzioni del consiglio, cui, tra l’altro, è stata sottratta la competenza alla determinazione degli emolumenti per i componenti degli organi della camera di commercio e delle aziende speciali, divenuti incarichi a titolo gratuito, e dei componenti del collegio dei revisori, la cui determinazione è attribuita ad un apposito decreto ministeriale. La successiva lettera m) disciplina le modalità di costituzione del consiglio, mentre la lettera n) riguarda la giunta delle camere di commercio, i cui componenti, al pari di quelli del consiglio, risultano sensibilmente ridotti, da circa mille a circa trecento, come si legge nella relazione illustrativa, per il processo di accorpamento disposto dal provvedimento in esame. Segnala che la lettera o) introduce limitate modifiche in materia di riunioni del consiglio per l’approvazione del bilancio d’esercizio e che la lettera p) limita a una sola volta la possibilità di rinnovo del mandato del presidente della camera di commercio. La successiva lettera q) introduce modalità per garantire la costituzione e il funzionamento del collegio dei revisori dei conti anche in caso di ritardo nella nomina di qualche componente e la lettera r) dispone significative modifiche alle modalità di finanziamento delle camere di commercio. La lettera s) reca una modifica di carattere formale aggiornando il riferimento normativo attualmente previsto e confermando, sul piano sostanziale, l’applicazione al personale delle camere di commercio delle disposizione del decreto legislativo n.165 del 2001.
La lettera t) riguarda la figura del segretario generale delle camere di commercio e introduce un procedimento di attribuzione dell’incarico omogeneo a quello vigente per gli incarichi dirigenziali delle pubbliche amministrazioni, salve le specifiche peculiarità della figura.
Il relativo trattamento economico, fermo restando il limite retributivo di cui all’articolo 23-terdel decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, è definito nell’ambito delle fasce economiche e dei criteri di applicazione individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, sentita Unioncamere, in conformità con le disposizioni di cui al contratto collettivo nazionale di lavoro applicabile ai dirigenti delle camere di commercio.
Infine, fa presente che le lettere u), z) e aa) recano disposizioni volte ad aggiornare la disciplina alla luce delle evoluzioni normative intercorse, mentre la lettera v) modifica la normativa relativa all’uso della denominazione «camera di commercio», al fine di meglio contrastare utilizzi abusivi di tale denominazione.
Dopo avere ricordato che l’articolo 2 fissa il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto in esame per l’adozione del decreto ministeriale per la disciplina della gestione patrimoniali e finanziaria delle camere di commercio, ai sensi dell’articolo 4-bis della legge n. 580 del 1993, come modificato dal provvedimento che stiamo discutendo, passa ad illustrare l’articolo 3, che introduce disposizioni transitorie che disciplinano il processo di accorpamento e che, come precisato dalla relazione illustrativa, dovrà consentire la razionalizzazione del patrimonio immobiliare, delle aziende speciali e la riduzione del loro personale.
In particolare, la norma prevede che, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto in esame, l’Unioncamere trasmetta al Ministero dello sviluppo economico una proposta di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, con l’obiettivo di ridurre le camere di commercio a un massimo di sessanta unità. La proposta deve contenere anche un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi, in modo tale che ogni nuova camera di commercio abbia una sola sede, e un piano complessivo di razionalizzazione e riduzione delle aziende speciali, mediante il loro accorpamento, prevedendo, altresì, il divieto di costituirne nuove, salvo quelle eventualmente derivanti da accorpamenti di aziende esistenti o dalla soppressione di unioni regionali. Ai sensi del comma 3, tale proposta deve recare anche un piano complessivo di razionalizzazione organizzativa che contenga, sulla base delle indicazioni delle camere di commercio, il riassetto degli uffici e dei contingenti di personale in funzione dell’esercizio delle competenze e delle funzioni delle camere di commercio, alla luce delle modifiche introdotte dal decreto in esame e la conseguente rideterminazione delle dotazioni organiche del personale dirigente e non dirigente, nonché la rideterminazione delle risorse finanziarie dei corrispondenti fondi per la contrattazione collettiva decentrata integrativa. Il piano deve assicurare, poi, la razionale distribuzione del personale dipendente, con la possibilità di realizzare processi di mobilità tra le camere di commercio, nel rispetto delle forme di partecipazione sindacale, prescindendo dal nulla osta della camera cedente. A tal fine, il piano fissa i criteri per individuare il personale soggetto ai processi di mobilità, nonché l’eventuale personale soprannumerario non ricollocabile nell’ambito delle camere di commercio.
Il Ministro dello sviluppo economico, entro i sessanta giorni successivi al termine previsto per la
predisposizione del piano, con proprio decreto, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, provvede, tenendo conto della proposta di Unioncamere, alla rideterminazione delle circoscrizioni territoriali e all’istituzione delle nuove camere di commercio, nonché alle ulteriori rideterminazioni previste dal piano. La norma prevede che il Ministero possa procedere anche in caso di inerzia di Unioncamere.
Osserva che, sulla base del comma 6, le camere di commercio, all’esito del piano complessivo di razionalizzazione organizzativa, comunicano l’elenco dell’eventuale personale in soprannumero al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dello sviluppo economico. Tale personale è ricollocato con il ricorso alla mobilità tra le pubbliche amministrazioni, a valere sul dieci per cento delle facoltà assunzionali previste dalla normativa vigente per gli anni 2017 e 2018, nel rispetto dei criteri e delle procedure previsti in via generale del decreto ministeriale 14 settembre 2015.
Il comma 7 prevede che, entro trenta giorni dalla comunicazione dell’elenco del personale in esubero, la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica effettui una ricognizione dei posti disponibili per la ricollocazione presso le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, le università e gli enti pubblici non economici, con esclusione del personale non amministrativo dei settori sicurezza, difesa, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, della scuola, dell’alta formazione artistica e musicale (AFAM) e degli enti di ricerca. Tali amministrazioni comunicano al Dipartimento della funzione pubblica il numero di posti disponibili, con priorità per le sedi periferiche, nel limite del dieci per cento delle facoltà assunzionali previste dalla normativa vigente per gli anni 2017 e 2018, come previsto dal comma 6, e nel rispetto della loro dotazione organica. Per le amministrazioni che non provvedono a tale comunicazione la norma dispone il divieto di assunzione di nuovo personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia di contratto, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione. Il Dipartimento della funzione pubblica, dopo avere pubblicato l’elenco dei posti comunicati, procede all’assegnazione del personale nell’ambito dei posti disponibili e con priorità per le esigenze degli uffici giudiziari del Ministero della giustizia. Resta ferma la possibilità per le altre amministrazioni pubbliche di fare ricorso all’istituto del passaggio diretto di personale di cui all’articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001.
Infine, segnala che la norma dispone l’applicazione al personale trasferito del trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti delle amministrazioni di destinazione.
Come disposto dal comma 8, il personale non ricollocato entro il 31 dicembre 2019 è collocato in disponibilità, ai sensi dell’articolo 33, commi 7 e 8, del decreto legislativo n. 165 del 2001, e, come previsto dal successivo comma 9, fino al completamento delle procedure di mobilità alle camere di commercio è fatto divieto di assumere o impiegare nuovo personale o conferire incarichi.
Quanto al contesto nel quale interviene la misura, segnala che l’analisi di impatto della regolamentazione allegata allo schema in esame evidenzia che attualmente le Camere di commercio sono centocinque, delle quali quarantacinque hanno meno di 70 unità di personale e, tra queste ultime, quindici hanno meno di 30 unità di personale. Nel complesso nel 2014 il personale in servizio presso le camere di commercio, già scontando una riduzione del 4 per cento circa dal 2011, era di 7.329 unità di personale a tempo indeterminato e di 406 unità di personale a tempo determinato o in servizio con altre forme di lavoro flessibile. Nel medesimo documento si richiama anche la generale preoccupazione espressa dai rappresentanti dei lavoratori circa il fatto che la combinazione fra riduzione delle entrate per diritto annuale e riduzione delle funzioni camerali abbia conseguenze negative in termini occupazionali e di perdita di professionalità specializzate nelle attività di sostegno ed assistenza alle imprese.
Passa, quindi, all’articolo 4, che reca le disposizioni finali e transitorie, tra le quali segnala, con riferimento agli ambiti di competenza della XI Commissione, il comma 1, che interviene sulle modalità di riduzione del diritto annuale, di cui all’articolo 28 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114 del 2014, richiamando l’esigenza di garantire la sostenibilità finanziaria e il mantenimento dei livelli occupazionali con quella relativa alla riduzione degli oneri a carico delle imprese, rappresentati dal diritto annuale medesimo e prevedendo che le riduzioni ponderate rispetto a gli importi vigenti nel 2014 siano almeno pari al 40 per il 2016 e al 50 per cento a decorrere dal 2017. Il successivo comma 2 prevede il divieto di assumere o impiegare nuovo personale o conferire incarichi fino al 31 dicembre 2020 per le unioni regionali e le aziende speciali, fino al riassorbimento del personale di quelle accorpate o soppresse.
Infine, segnala che l’articolo 5 dispone l’espressa abrogazione delle disposizioni legislative e regolamentari divenute incompatibili con la nuova disciplina sulle camere di commercio, mentre l’articolo 6 reca la clausola di invarianza finanziaria.
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame dello schema di decreto legislativo ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.45.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 28 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli.
La seduta comincia alle 14.45.
Proposta di nomina del professor Massimo De Felice a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Nomina n. 74.
Proposta di nomina del professor Stefano Sacchi a presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL).
Nomina n. 76.
(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Pareri favorevoli).
La Commissione prosegue l’esame delle proposta di nomina, rinviato, rispettivamente, nelle sedute del 20 e del 27 settembre 2016.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, come convenuto dall’ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta di oggi la Commissione procederà alla votazione delle proposte di parere sulla nomina del professor Massimo De Felice a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) nonché sulla nomina del professor Stefano Sacchi a presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) (nomina n. 76).
Propone, per economia dei lavori della Commissione, di procedere contestualmente alle votazioni relative a ciascuna delle proposte di parere.
La Commissione consente.
Cesare DAMIANO, presidente, dà, quindi, la parola al relatore per la formulazione della sua proposta di parere sulla nomina del professor Massimo De Felice a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Antonio BOCCUZZI (PD), relatore, richiamandosi a quanto evidenziato nella relazione svolta nella seduta del 20 settembre scorso, propone di esprimere un parere favorevole sulla proposta di nomina del professor Massimo De Felice a presidente dell’Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire per esprimere dichiarazioni di voto, dà la parola alla relatrice Incerti per la formulazione della sua proposta di parere sulla nomina del professor Stefano Sacchi a presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL).
Antonella INCERTI (PD), relatrice, propone di esprimere un parere favorevole sulla proposta di nomina del professor Stefano Sacchi a presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL).
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire per esprimere dichiarazioni di voto, indìce le votazioni sulle proposte di parere formulate dai relatori.
La Commissione procede, quindi, alle distinte votazioni per scrutinio segreto sulle proposte di parere favorevole formulate dai relatori su ciascuna delle proposte di nomina in esame.
Cesare DAMIANO, presidente, comunica il risultato della votazione sulla proposta di nomina del professor Massimo De Felice a presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Presenti 28
Votanti 28
Maggioranza 15
Hanno votato si 19
Hanno votato no 9
(La Commissione approva).
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Albanella, Arlotti, Baruffi, Boccuzzi, Casellato, Chimienti, Ciprini, Cominardi, Dall’Osso, Di Salvo, Cinzia Maria Fontana, Giacobbe, Gnecchi, Gribaudo, Incerti, Labriola, Patrizia Maestri, Miccoli, Mottola, Giorgio Piccolo, Placido, Prataviera, Rizzetto, Rostellato, Simonetti, Tinagli, Tripiedi e Zappulla.
Cesare DAMIANO, presidente, comunica il risultato della votazione sulla proposta di nomina del professor Stefano Sacchi a presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL).
Presenti 28
Votanti 28
Maggioranza 15
Hanno votato si 17
Hanno votato no 11
(La Commissione approva).
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Albanella, Arlotti, Baruffi, Boccuzzi, Casellato, Chimienti, Ciprini, Cominardi, Dall’Osso, Di Salvo, Cinzia Maria Fontana, Giacobbe, Gnecchi, Gribaudo, Incerti, Labriola, Patrizia Maestri, Miccoli, Mottola, Giorgio Piccolo, Placido, Prataviera, Rizzetto, Rostellato, Simonetti, Tinagli, Tripiedi e Zappulla.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che comunicherà i pareri favorevoli testé espressi alla Presidenza della Camera, ai fini della loro trasmissione al Governo.
La seduta termina alle 15.15.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 27 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 13.10.
Disposizioni relative alle circoscrizioni dei tribunali di Perugia e di Terni.
C. 2962.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che l’espressione del parere di competenza alla II Commissione avrà luogo nella seduta odierna.
Dà quindi la parola alla relatrice, onorevole Ciprini, per la sua relazione introduttiva e per la sua proposta di parere.
Tiziana CIPRINI (M5S), relatrice, segnala preliminarmente che la proposta di legge è frutto di un’iniziativa condivisa da parlamentari di diversi gruppi politici e intende modificare le circoscrizioni di tribunale nell’ambito della Corte d’appello di Perugia, spostando tre comuni umbri, Città della Pieve, Paciano e Piegaro, dalla circoscrizione del tribunale di Terni a quella del tribunale di Perugia.
La relazione illustrativa allegata alla proposta evidenzia che la modifica è stata richiesta dai consigli comunali dei tre comuni interessati, che hanno da tempo approvato identici ordini del giorno al riguardo, e dal consiglio giudiziario dell’Umbria. In tali ordini del giorno si segnalava, infatti, l’esigenza di una correzione in sede legislativa al fine di individuare il tribunale di Perugia come riferimento per i cittadini dei comuni interessati, «indirizzandoli al circondario più limitrofo al loro territorio, collegato anche da servizio pubblico di trasporto» tenendo conto anche dell’esistenza di «una rete di legami interistituzionali, professionali, della distribuzione e della competenza territoriale delle Forze dell’ordine, che sono al servizio di un razionale e buon funzionamento della giustizia, e che subiscono tutte le difficoltà conseguenti all’accorpamento con Terni, con conseguenti ricadute negative sui cittadini». La richiesta di spostamento è originata dal fatto che la riforma della geografia giudiziaria del 2012 ha determinato, in Umbria, la soppressione del tribunale di Orvieto, sotto la cui giurisdizione erano collocati i tre comuni di Città della Pieve, Paciano e Piegaro, accorpandolo al tribunale di Terni.
Osserva che l’articolo 1, comma 1, della proposta interviene sulla tabella A allegata all’ordinamento giudiziario di cui al Regio decreto n. 12 del 1941 per modificare la geografia giudiziaria nel distretto di Corte d’appello di Perugia, eliminando dal circondario di tribunale di Terni i comuni di Città della Pieve, Paciano e Piegaro, che vengono contestualmente inseriti tra i comuni del circondario del Tribunale di Perugia. Emerge dunque la necessità di migliorare la geografia giudiziaria ridisegnando la circoscrizione giudiziaria del Tribunale di Perugia con l’accorpamento dei tre comuni, il cui perdurante inserimento nella circoscrizione di Terni (per effetto di un automatismo derivante dalla soppressione del Tribunale di Orvieto) ha generato rilevanti disarmonie e disagi per i cittadini delle aree interessate non più giustificabili sul piano giudiziario, sociale ed economico. Le nuove sopravvenienze (cause civili e penali provenienti dai tre comuni) saranno gestite dagli uffici giudiziari perugini seppur interessati da un problema di carenza di personale amministrativo, come ha evidenziato il Presidente Reggente della Corte di Appello di Perugia, dottor Giancarlo Massei, nella recente relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2016.
Segnala che il successivo comma 2 interviene invece sulla tabella allegata alla legge n. 374 del 1991, istitutiva del giudice di pace, anch’essa oggetto di modifiche a seguito della riforma della geografia giudiziaria. La proposta di legge, in particolare, sposta il giudice di pace di Città della Pieve dal circondario di Terni a quello di Perugia, modifica la denominazione dell’ufficio del giudice di pace di Città della Pieve in giudice di pace di Città della Pieve, Paciano e Piegaro e sposta i comuni di Montegabbione e Monteleone d’Orvieto dal giudice di pace di Città della Pieve a quello di Orvieto.
Osserva che, in origine, l’ufficio del giudice di pace di Città della Pieve avrebbe dovuto essere soppresso. Tuttavia lo stesso comune, avvalendosi della procedura prevista dal decreto legislativo n. 156 del 2012, consorziandosi con i comuni limitrofi, è riuscito a mantenere l’ufficio del giudice di pace facendosi carico delle spese di funzionamento del servizio giustizia nonché del fabbisogno del personale amministrativo. Rimane ferma la norma dell’articolo 3, comma 5, del decreto legislativo n. 156 del 2012 che prevede che, qualora l’ente locale richiedente non rispetti gli impegni relativi al personale amministrativo ed alle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi, per un periodo superiore ad un anno, il relativo ufficio del giudice di pace verrà conseguentemente soppresso. Ribadisce che la modifica è stata richiesta dai consigli comunali dei tre comuni interessati e dal consiglio giudiziario dell’Umbria.
Rileva che il comma 3 dell’articolo 1 della proposta di legge prevede che le modifiche alle circoscrizioni degli uffici giudiziari interessati non producano effetti rispetto ai procedimenti civili pendenti ed ai procedimenti penali nei quali sia stata esercitata l’azione penale al momento dell’entrata in vigore della legge. Gli spostamenti di competenza per territorio opereranno, dunque, all’entrata in vigore della legge, solo per i nuovi procedimenti civili e per tutti i procedimenti penali nei quali il pubblico ministero non abbia ancora esercitato l’azione penale.
Ricorda in proposito che la consolidata giurisprudenza costituzionale ha sempre escluso la violazione del principio costituzionale del giudice naturale precostituito per legge di cui all’articolo 25, primo comma, della Costituzione, «quando la legge, sia pure con effetto anche sui processi in corso, modifica in generale i presupposti o i criteri in base ai quali deve essere individuato il giudice competente: in questo caso, infatti, lo spostamento della competenza dall’uno all’altro ufficio giudiziario non avviene in conseguenza di una deroga alla disciplina generale, che sia adottata in vista di una determinata o di determinate controversie, ma per effetto di un nuovo ordinamento – e, dunque, della designazione di un nuovo giudice «naturale» – che il legislatore, nell’esercizio del suo insindacabile potere di merito, sostituisce a quello vigente». Segnala che in questo senso si esprime la sentenza n. 56 del 1967 e che nello stesso si indirizzano le sentenze n. 72 del 1976, n. 207 del 1987, n. 269 del 1992, n. 149 del 1994, n. 201 del 1997, n. 152 del 2001, n. 63 del 2002 e n. 112 del 2002.
Passa, quindi, ai commi da 4 a 6 dell’articolo unico della proposta di legge, che dettano disposizioni di attuazione delle modifiche alla geografia giudiziaria precisando che ad esse si provvede nell’ambito delle risorse umane disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato. In particolare, il comma 4 demanda ad un decreto del Ministro della giustizia, da adottare entro due mesi dell’entrata in vigore del provvedimento, il compito di modificare le piante organiche degli uffici giudiziari dei tribunali di Perugia e di Terni. La norma, che non richiama espressamente l’acquisizione del parere del Consiglio superiore della magistratura, sembra riferirsi tanto al personale di magistratura quanto al personale amministrativo. Il comma 5 affida ad un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della giustizia e sentito il Consiglio Superiore della Magistratura, la modifica delle piante organiche degli uffici del giudice di pace di Città della Pieve e di Orvieto, interessati dall’intervento normativo. Da ultimo, il comma 6 attribuisce ad un decreto del Ministro della giustizia il compito di apportare le necessarie modifiche alle piante organiche del personale amministrativo in servizio presso i medesimi uffici del giudice di pace.
Conclusivamente, osserva che il provvedimento, che incide limitatamente su profili di competenza della nostra Commissione, intende apportare limitate modifiche alle circoscrizioni giudiziarie in modo da rispondere a esigenze fortemente sentite nel territorio e da facilitare l’accesso alle sedi giudiziarie da parte dei cittadini, riducendone gli spostamenti.
Formula, pertanto, una proposta di parere favorevole sul provvedimento.
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere formulata dalla relatrice.
La Commissione approva la proposta di parere formulata dalla relatrice.
DL 168/2016: Misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, per l’efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa.
C. 4025 Governo.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che l’espressione del parere di competenza avrà luogo nella seduta di domani.
Dà quindi la parola alla relatrice, onorevole Casellato, per la sua relazione introduttiva.
Floriana CASELLATO (PD), relatrice, rileva preliminarmente che il testo consta di dodici articoli, suddivisi in suddivisi in tre capi: il Capo I, reca misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione e per l’efficienza degli uffici giudiziari, il Capo II attiene a misure urgenti per la giustizia amministrativa, mentre il Capo III contiene le disposizioni finanziarie e finali.
Passando al merito del provvedimento, segnala che, nell’ambito del Capo I, recante misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di cassazione e per l’efficienza degli uffici giudiziari, l’articolo 1 prevede la possibilità per il Presidente della Corte di cassazione di applicare temporaneamente alcuni magistrati dell’Ufficio del massimario e del ruolo alle sezioni della Cassazione, per lo svolgimento di funzioni giurisdizionali di legittimità, allo scopo di assicurare la celere definizione dei procedimenti pendenti.
L’articolo 2, comma 1, alla lettera a), introduce la possibilità di effettuare il tirocinio formativo dei laureati in giurisprudenza anche presso la Corte di cassazione e la Procura generale presso la Corte di cassazione, uffici giudiziari che sino ad oggi erano esclusi da tale possibilità La lettera b), precisa che la collaborazione all’attività di formazione fornita dall’ordine degli avvocati è demandata al Consiglio nazionale forense quando il tirocinio è svolto presso gli uffici di legittimità, Corte di cassazione e Procura generale. Come si legge nella relazione illustrativa del disegno di legge, si tratta di disposizioni volte a implementare ulteriormente le risorse a disposizione della Corte di cassazione. I successivi commi da 2 a 5 intervengono sulla disciplina del concorso per magistrato ordinario, consentendo la nomina degli idonei anche al di là del numero di posti banditi a concorso, in ragione delle effettive esigenze di copertura degli uffici, e riducono in via eccezionale la durata del tirocinio dei magistrati che saranno nominati a seguito dei concorsi già banditi nel 2014 e nel 2015, per consentire loro di svolgere quanto prima le funzioni giudiziarie. Si consente, inoltre, anche ai magistrati di prima nomina di svolgere le funzioni monocratiche penali.
Ricorda altresì che l’articolo 3 aumenta da tre a quattro anni la durata della permanenza nella sede a cui è subordinato il trasferimento del magistrato ordinario ad altra sede o l’assegnazione ad altre funzioni.
Al fine di garantire un efficace utilizzo del personale, l’articolo 4, al comma 1, subordina al nulla osta del presidente del tribunale di sorveglianza la temporanea assegnazione ad altri uffici del personale amministrativo assegnato agli uffici di sorveglianza; mentre al comma 2, dispone il divieto, fino al 31 dicembre 2019, di comandare, distaccare o assegnare ad altre amministrazioni il personale non dirigenziale del Ministero della giustizia. Tale divieto, ai sensi del comma 3, non si applica ai comandi, ai distacchi ed alle assegnazioni che siano già in corso all’entrata in vigore del decreto-legge, né ad eventuali futuri spostamenti di personale verso gli organi costituzionali.
Fa presente, poi, che l’articolo 5, comma 1, proroga sino al 31 dicembre 2017 il trattenimento in servizio dei magistrati ordinari che svolgono funzioni apicali, direttive superiori e direttive presso la Corte di Cassazione e la Procura generale della Corte di Cassazione, che abbiano maturato i requisiti per il collocamento a riposo. Ricorda che tale disposizione costituisce, limitatamente a tali magistrati, un’ulteriore proroga di quanto da ultimo disposto sino al 31 dicembre 2016 per tutti i magistrati ordinari dal decreto-legge n. 83 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 132 del 2015. Il trattenimento in servizio può applicarsi ai soli magistrati che non abbiano compiuto il settantaduesimo anno di età alla data del 31 dicembre 2016 e che debbano essere collocati a riposo nel periodo compreso fra la medesima data del 31 dicembre 2016 e il 30 dicembre 2017. La norma è finalizzata ad assicurare la continuità degli incarichi apicali direttivi superiori e direttivi presso la Corte di cassazione e la procura generale, necessaria in ragione delle molteplici iniziative di riforma intraprese per la definizione dell’elevato contenzioso ivi pendente.
Il successivo comma 2, sostituendo l’articolo 35 del decreto legislativo n. 160 del 2006, dispone che le funzioni direttive di legittimità – ovvero di Primo presidente della Corte di cassazione e di Procuratore generale della Corte di cassazione – possono essere conferite solo ai magistrati che, al momento della vacanza del posto, possano assicurare ancora tre anni di servizio prima del collocamento a riposo, in luogo dei quattro attualmente richiesti; sulla base della medesima disposizione, inoltre, per il calcolo degli anni di servizio non si tiene conto dell’istituto del trattenimento in servizio, considerando dunque il pensionamento a 70 anni.
Infine, l’articolo 6, modificando la Tabella B allegata alla legge n. 111 del 2007, che reca il ruolo organico della magistratura ordinaria, riduce di 52 unità i magistrati con funzioni direttive di merito giudicanti e requirenti di primo grado, contestualmente aumentando in misura corrispondente il numero di magistrati con funzioni giudicanti e requirenti di merito di primo e di secondo grado non direttivi. Come si legge nella relazione illustrativa, la disposizione è volta a incrementare la pianta organica della magistratura di sorveglianza.
Con riferimento al Capo II, che reca misure urgenti per la giustizia amministrativa, segnala che l’articolo 7 detta nuove disposizioni concernenti il processo amministrativo telematico (PAT), di cui all’allegato 1 al decreto legislativo n. 104 del 2010. La relazione illustrativa evidenzia che le disposizioni hanno lo scopo di coordinare le regole del PAT con la normativa del Codice del processo amministrativo per evitare che si creino problemi applicativi.
Rileva che il successivo articolo 8 reca disposizioni riguardanti l’ufficio per il processo amministrativo. In particolare, introducendo l’articolo 53-ter nella legge n. 186 del 1992, la norma dispone la costituzione, presso il Consiglio di Stato, il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana e i TAR, di strutture organizzative interne denominate «ufficio per il processo», per il supporto all’attività dei magistrati amministrativi. A tali strutture sono assegnate, nell’ambito della dotazione organica di cui alla tabella A allegata alla medesima legge n. 182 del 1986, unità di personale di segreteria di area funzionale III. La norma, inoltre, rinvia al regolamento di organizzazione, già previsto da tale legge, l’individuazione dei compiti e della struttura dell’ufficio per il processo, eventualmente prevedendo un unico ufficio per una pluralità di sezioni dell’ufficio giudiziario, nonché eventualmente fissando il limite dimensionale minimo necessario per l’attivazione dell’ufficio. Segnala che, sulla base del comma 2, all’attuazione della disposizione si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Passa, quindi, all’articolo 9, che, per garantire la funzionalità del Servizio centrale per l’informatica e la digitalizzazione degli uffici giudiziari amministrativi in vista dell’avvio, dal 1ogennaio 2017, e della piena operatività del processo amministrativo digitale, dispone, al comma 1, l’aumento della dotazione organica delle qualifiche dirigenziali, delle aree funzionali, delle posizione economiche e dei profili professionali del personale amministrativo e tecnico del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali. Conseguentemente, il successivo comma 2 autorizza l’assunzione straordinaria di 53 unità di personale, a tempo indeterminato, mediante procedure concorsuali pubbliche, in deroga ai divieti previsti dalla normativa vigente per le assunzioni nella Pubblica amministrazione, nonché dei limiti in materia di turn over, da inquadrare, rispettivamente, tre, come dirigenti tecnici, nell’Area I Dirigenziale, trenta nella III Area del personale non dirigenziale, posizione economica F1, nel profilo professionale di funzionario informatico, venti nella II Area del personale non dirigenziale, posizione economica F1, nel profilo professionale di assistente informatico.
Osserva che l’articolo 10, con disposizione analoga a quella dell’articolo 5, comma 1, prevede il trattenimento in servizio, oltre l’età pensionabile, fino al 31 dicembre 2017, dei magistrati che svolgono funzioni apicali e direttive nel Consiglio di Stato e nella Corte dei conti e degli Avvocati dello Stato in posizione equivalente.
Anche in questo caso, il trattenimento in servizio, che è finalizzato a salvaguardare la funzionalità di tali organi, si applica a coloro che non abbiano compiuto il settantesimo anno di età alla data del 31 dicembre 2016 e che accederanno al pensionamento tra tale data e il 31 dicembre 2017.
Segnala, infine, che il Capo III reca le disposizioni finanziarie e finali, prevedendo, in particolare, all’articolo 11 la copertura finanziaria del provvedimento e, all’articolo 12, le disposizioni relative alla sua entrata in vigore, avvenuta il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame del provvedimento alla seduta convocata per domani.
Istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico per il settore dell’editoria e dell’emittenza radiofonica e televisiva locale, della disciplina di profili pensionistici dei giornalisti e della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Procedura per l’affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale.
C. 3317-3345-B, approvato, in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che l’espressione del parere di competenza alla VII Commissione sul testo unificato della proposta di legge Atto Camera n. 3317-2245-B, approvato in seconda lettura dal Senato, avrà luogo nella seduta odierna.
In sostituzione della relatrice, onorevole Rotta, che ha comunicato di non poter prendere parte alla seduta odierna, ricorda preliminarmente che la Commissione lavoro si era già espressa lo scorso 17 febbraio sul testo elaborato dalla VII Commissione nel corso dell’esame in prima lettura. Fa presente, quindi, che il Senato ha introdotto diverse modifiche al testo trasmesso dalla Camera, incidendo solo limitatamente su materie di competenza della XI Commissione.
In particolare, ricorda che l’articolo 2 reca, al comma 1, una delega al Governo per la ridefinizione della disciplina dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, la previsione di misure per il sostegno agli investimenti delle imprese editoriali e dell’emittenza radiofonica e televisiva locale, l’innovazione del sistema distributivo, il finanziamento di progetti innovativi nel campo dell’editoria presentati da imprese di nuova costituzione, nonché misure a sostegno di processi di ristrutturazione e di riorganizzazione delle imprese editoriali già costituite, segnala che, tra i principi e i criteri direttivi a cui il Governo si dovrà attenere nell’esercizio della delega. In questo contesto, fa presente che il Senato ha introdotto tra i criteri per il calcolo dell’ammontare dei contributi dovuti alle singole imprese, al comma 2, lettera e), numero 4, la previsione di una loro riduzione per le imprese che superano, nei confronti del proprio personale, dei propri collaboratori e amministratori, il limite massimo retributivo stabilito dall’articolo 13, comma 1, del decreto-legge n. 66 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 89 del 2014.
Ricorda che, sulla base di tale norma, il limite massimo del trattamento del primo presidente della Corte di Cassazione è fissato in 240.000 euro annui, al lordo dei contributi previdenziali ed assistenziali e degli oneri fiscali a carico del dipendente e che tale trattamento costituisce il limite massimo delle retribuzioni che possono essere riconosciuti dalle pubbliche amministrazioni. In proposito, osserva che per la prima volta, si assume come riferimento tale parametro retributivo in una norma applicabile a imprese private.
Con riferimento ai criteri direttivi della delega al Governo, conferita dal comma 4 del medesimo articolo 2, per la ridefinizione della disciplina dei requisiti e dei criteri per il ricorso ai trattamenti di pensione di vecchiaia anticipata di cui all’articolo 37, comma 1, lettera b), della legge 5 agosto 1981, n. 416, e la revisione della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, segnala che, al comma 5, lettera b), n. 3, il Senato ha aumentato il numero massimo dei componenti del Consiglio nazionale dai trentasei previsti dalla Camera dei deputati a sessanta, prevedendo che tanto nell’ambito della rappresentanza dei giornalisti professionisti quanto in di quella dei pubblicisti sia garantita la presenza di un rappresentante delle minoranze linguistiche.
Segnala, poi, che il Senato ha introdotto l’articolo 6, che modifica la legge n. 61 del 1963, istitutiva dell’Ordine dei giornalisti, al fine di consentire la presenza di un Consiglio dell’Ordine anche alle province autonome, oltre che nelle regioni o in gruppi di regioni.
Infine, con l’introduzione dell’articolo 9, in materia di procedure per l’affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, il Senato ha previsto, al capoverso 1-ter, l’applicazione del limite massimo retributivo di 240.000 euro annui, di cui al già citato decreto-legge n. 66 del 2014, agli amministratori, al personale dipendente, ai collaboratori e ai consulenti del soggetto affidatario della concessione del servizio pubblico, la cui prestazione professionale non sia stabilita da tariffe regolamentate. Ai fini del rispetto di tale limite, il Senato ha inoltre disposto, al capoverso 1-quater, la disapplicazione delle esclusioni previste dall’articolo 23-bis del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011. Tale norma, infatti, escludeva l’applicazione del limite retributivo alle società emittenti strumenti finanziari quotati nei mercati regolamentati e alle loro controllate.
Conclusivamente, preso atto delle modifiche introdotte dall’altro ramo del Parlamento, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento all’esame .
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal presidente in sostituzione della relatrice.
La seduta termina alle 13.35.
ATTI DEL GOVERNO
Martedì 27 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli.
La seduta comincia alle 13.35.
Proposta di nomina del professor Stefano Sacchi a presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL).
Nomina n. 76.
(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).
La Commissione inizia l’esame della proposta di nomina.
Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, sulla base di quanto convenuto nella riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 22 settembre, il parere potrà essere espresso, ove ve ne siano le condizioni, nella seduta di domani, mercoledì 28 settembre. Dà quindi la parola alla relatrice on. Incerti per lo svolgimento del suo intervento introduttivo.
Antonella INCERTI (PD), relatrice, ricorda che l’Istituto, ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419, è un ente di ricerca, dotato di indipendenza di giudizio e di autonomia scientifica, metodologica, organizzativa, amministrativa e contabile. L’ISFOL è stato istituito con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1973, n. 478, in una fase nella quale si intendeva accompagnare la prima fase di decentramento alle Regioni delle competenze in materia di formazione professionale, realizzata dalla legge n. 845 del 1978. Le funzioni dell’Istituto attengono essenzialmente alla realizzazione di attività per lo sviluppo integrato dei sistemi della formazione, dell’orientamento e delle politiche del lavoro e sociali nell’ottica del miglioramento dell’occupabilità delle persone. A tal fine, l’ISFOL svolge e promuove attività di studio, ricerca, sperimentazione, documentazione, informazione e valutazione, consulenza e assistenza scientifica e metodologica al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Nell’ambito del processo di riorganizzazione delle istituzioni competenti in materia di lavoro, in attuazione della delega di cui alla legge n. 183 del 2014, l’articolo 10 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, è intervenuto per modificare sia la struttura dell’Istituto che le sue funzioni. In particolare, tale disposizione prevede che entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto il Ministro del lavoro e delle politiche sociali provveda al rinnovo degli organi dell’ISFOL, con riduzione del consiglio di amministrazione a tre membri, di cui due designati dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, tra cui il presidente, e uno dalla Conferenza dei presidenti delle regioni, individuati nell’ambito degli assessorati regionali competenti nelle materie oggetto di attività dell’Istituto.
Lo stesso decreto dispone che, entro i sessanta giorni successivi al rinnovo degli organi dell’ISFOL, si provveda alla modifica dello statuto e del regolamento dell’Istituto, del quale sono modificate le funzioni. In particolare, all’ISFOL è attribuita la competenza in materia di studio, ricerca, monitoraggio e valutazione, coerentemente con gli indirizzi strategici stabiliti dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, degli esiti delle politiche statali e regionali in materia di istruzione e formazione professionale, formazione in apprendistato e percorsi formativi in alternanza, formazione continua, integrazione dei disabili nel mondo del lavoro, inclusione sociale dei soggetti che presentano maggiori difficoltà e misure di contrasto alla povertà, servizi per il lavoro e politiche attive del lavoro. Parimenti, l’Istituto è competente in materia di studio, ricerca, monitoraggio e valutazione delle politiche del lavoro e dei servizi per il lavoro, ivi inclusa la verifica del raggiungimento degli obiettivi da parte dell’ANPAL, nonché delle spese per prestazioni connesse allo stato di disoccupazione, studio, monitoraggio e valutazione delle altre politiche pubbliche che direttamente o indirettamente producono effetti sul mercato del lavoro. All’Istituto spetta altresì lo svolgimento di attività di studio, ricerca, monitoraggio e valutazione in materia di terzo settore, nonché di gestione di progetti comunitari, anche in collaborazione, con enti, istituzioni pubbliche, università o soggetti privati operanti nel campo della istruzione, formazione e della ricerca.
Ricorda, peraltro, che sulla disciplina dell’ISFOL interviene anche lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 15 giugno 2015, n. 81, e 14 settembre 2015, nn. 148, 149, 150 e 151 (Atto del Governo n. 311), sul quale la XI Commissione ha espresso il parere di propria competenza il 21 luglio 2016. Nel ricordare che il decreto legislativo non è stato ancora adottato in via definitiva, segnala che lo schema, oltre a prevedere un rafforzamento dell’accesso dell’Istituto a dati e informazioni detenuti dalle amministrazioni pubbliche, modifica la sua denominazione, prevedendo che esso sia denominato Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP).
Con riferimento all’organizzazione dell’ente, ricorda che lo statuto è stato approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 gennaio 2011, a seguito dell’entrata in vigore dell’articolo 7, comma 15, del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, che, nel disporre la soppressione dell’Istituto affari sociali e il trasferimento delle relative funzioni all’ISFOL, prevede che siano organi dell’ISFOL il presidente, il consiglio di amministrazione, il comitato di consulenza scientifica e il collegio dei revisori dei conti.
Con riferimento alla figura del presidente, l’articolo 6 dello statuto prevede che questi sia nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentite le Commissioni parlamentari competenti, e resti in carica per quattro anni, con un incarico rinnovabile per una sola volta. Al presidente, che ha la rappresentanza legale dell’Istituto, spetta, in particolare, il compito di sovrintendere all’andamento dell’Istituto, assicurandone l’unità d’indirizzo, e ai rapporti istituzionali, nonché quello di sottoporre al Consiglio di amministrazione, su proposta del direttore generale, l’individuazione e la definizione degli obiettivi da perseguire e i programmi da realizzare, le dotazioni organiche e il documento di programmazione triennale dei fabbisogni. Il presidente, che convoca e presiede il consiglio di amministrazione e il Comitato di partenariato sociale e istituzionale, ha il potere di provvedere nelle materie e per gli atti delegati dal consiglio di amministrazione, nonché esercita ogni competenza non attribuita espressamente ad altri organi dalla legge e dai regolamenti, nel rispetto del criterio di distinzione tra indirizzo ed attività di gestione.
Quanto alla procedura in esame, ricorda che il precedente presidente dell’ISFOL è stato il professor Pietro Antonio Varesi, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 dicembre 2012, e che con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 15 aprile 2013 era stato ricostituito il consiglio di amministrazione dell’Istituto. In data 21 dicembre 2015 hanno, quindi, rassegnato le dimissioni il professor Varesi dalla carica di presidente e la professoressa Paola Antonia Profeta e il professor Renato Piroia da componenti del consiglio di amministrazione. Nelle more della nomina dei nuovi organi dell’Istituto, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 28 dicembre 2015 il professor Stefano Sacchi è stato nominato commissario straordinario dell’ISFOL, a decorrere dal 1o gennaio 2016, con l’attribuzione dei poteri attribuiti al presidente e al consiglio di amministrazione dell’Istituto. Ricorda che in tale qualità la XI Commissione ha audito il professor Sacchi lo scorso 14 luglio nell’ambito dell’esame del richiamato schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 15 giugno 2015, n. 81, e 14 settembre 2015, nn. 148, 149, 150 e 151, svolgendo anche un rapido confronto sulle prospettive future dell’ISFOL.
La procedura per la nomina del professor Sacchi a presidente dell’ISFOL è stata avviata con deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, nella seduta del 10 agosto 2016.
Nel fare rinvio all’ampio curriculum allegato alla proposta trasmessa dal Governo per un migliore approfondimento del profilo scientifico e accademico del professor Sacchi, in questa sede ricorda che l’attuale Commissario straordinario dell’ISFOL, dopo la laurea in economia politica e un dottorato di ricerca in scienza politica, ha svolto attività di studio e di docenza, in Italia e all’estero, nel campo delle politiche sociali e del lavoro e delle scienze sociali. Attualmente, è professore associato di scienza politica presso il Dipartimento di scienze sociali e politiche dell’Università degli studi di Milano ed è non resident fellow presso il Collegio Carlo Alberto di Torino.
Nel curriculum si evidenzia, inoltre, che il professor Sacchi ha contribuito all’elaborazione e alla stesura dei decreti legislativi n. 22 e n. 148 del 2015, i quali, in attuazione della delega di cui alla legge n. 183 del 2014, hanno provveduto al riordino, rispettivamente, della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di quella relativa agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame della proposta di nomina alla seduta convocata per la giornata di domani.
La seduta termina alle 13.45.
RISOLUZIONI
Martedì 27 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli.
La seduta comincia alle 13.45.
7-00934 Patrizia Maestri: Iniziative per tenere conto, ai fini dell’accesso al pensionamento, delle differenti aspettative di vita e per inserire tra le categorie di lavoratori impegnati in attività usuranti anche gli operatori socio-sanitari.
7-01092 Ciprini: Iniziative volte a rivedere la normativa che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile in relazione all’incremento dell’aspettativa di vita e ampliamento delle attività considerate usuranti al fine del riconoscimento di benefici previdenziali.
(Seguito della discussione e rinvio).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione 7-00934 Patrizia Maestri, rinviata nella seduta del 14 settembre 2016 ed avvia la discussione della risoluzione 7-01092 Ciprini.
Cesare DAMIANO, presidente, comunica che è stata presentata la risoluzione n. 7-01092, a prima firma della deputata Ciprini, vertente sui medesimi argomenti della risoluzione 7-00934 Patrizia Maestri. Per tale ragione, avverte che – secondo quanto convenuto nell’ambito della riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi dello scorso 22 settembre – le due risoluzioni saranno discusse congiuntamente.
Chiede, quindi, alla presentatrice della risoluzione 7-01092 Ciprini se intenda illustrarlo.
Tiziana CIPRINI (M5S), prima firmataria della risoluzione 7-01092, illustrandone sommariamente il contenuto, si sofferma, in particolare, sugli impegni richiesti al Governo. In primo luogo, fa presente che si richiede all’Esecutivo la modifica della normativa vigente in materia di innalzamento dell’età pensionabile, sulla base della variazione della speranza di vita, per tenere conto piuttosto del rapporto tra età media, attesa di vita concreta e quella dei singoli settori di attività.
In secondo luogo, nella risoluzione si richiede l’assunzione di iniziative per estendere le tutele e le garanzie previste dall’ordinamento per i lavoratori impegnati in attività usuranti anche alle categorie di conducente di mezzi pesanti, di infermiere, di operatore socio-sanitario e di vigile del fuoco. Infine, fa presente che la risoluzione impegna il Governo alla costituzione di un Osservatorio permanente per l’individuazione e il monitoraggio delle attività classificabili come pesanti e usuranti nonché dei lavoratori impiegati in tali tipologie di lavoro, al fine dell’estensione delle tutele e delle garanzie già previste dall’ordinamento.
Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta, ricordando che l’on. Patrizia Maestri ha prospettato l’opportunità di svolgere un breve ciclo di audizioni informali al fine di approfondire le tematiche affrontate negli atti di indirizzo.
La seduta termina alle 13.55.