Non c’è pace per chi si trova costretto a viaggiare sui treni. Dopo un’estate caratterizzata da disagi e ritardi, con ripercussioni anche sul flusso dei turisti, oggi l’ennesimo inconveniente a seguito di un gusto “alla cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma”, come si legge in una nota diffusa da Rfi, con ripercussioni su tutta la circolazione.
Un episodio che per la Filt-Cgil evidenzia come “il sistema ferroviario sia per sua natura fragile”. “Non siamo interessati ai capri espiatori – prosegue la federazione dei trasporti della Cgil – ma ci interessano alcuni aspetti. Prima di tutto, nessuno pensi di usare questi disservizi come scusa per far credere che la privatizzazione sia una soluzione. Anzi il Governo abbandoni queste velleitarie ipotesi che, alla luce di quanto accaduto in altri Paesi, produrrebbero ulteriori danni. Si faccia invece della condizione del sistema ferroviario un tema di interesse comune nazionale a partire dall’attuazione di un serio programma di cura del ferro, investendo risorse per rendere il sistema ferroviario al centro dello sviluppo e della sostenibilità di cui il Paese ha estremo bisogno”.
“Il secondo punto, non per importanza – conclude la Filt Cgil – riguarda la tutela dei ferrovieri che, con professionalità quotidiana, affrontano, proprio in questi momenti complicati, il difficile rapporto con i viaggiatori e che meritano, quindi, non solo un ringraziamento formale ma una grande attenzione alla propria e condizione lavorativa, a partire dal rinnovo del contratto nazionale, scaduto dal 31 dicembre scorso”.
Per la Fit-Ciisl “i ferrovieri hanno professionalità e competenze che vanno valorizzate e tutelate, poiché grazie al loro lavoro ogni giorno circolano oltre 8500 treni e non possono essere messi alla berlina da chi si muove sulla base di altre logiche e finalità. Il contratto collettivo di settore è scaduto a fine 2023, pertanto meritano rispetto e attenzione, soprattutto quando si verificano inconvenienti come quello odierno”.
“Prendiamo atto che il problema avvenuto oggi ha causato notevoli disagi per utenti e viaggiatori. Le cause del guasto che si è verificato questa mattina, insieme ad altre, sono state le ragioni per le quali si è deciso di superare, già da tre anni, un modello manutentivo attivato anni addietro e che si rivela del tutto inadeguato. Occorre implementare presto e consolidare il nuovo modello, procedendo, di pari passo, anche con l’adeguamento del personale attraverso nuove assunzioni” spiega ancora la nota.
“Anche alla luce della dichiarazione del ministro Salvini in merito all’ inconveniente di oggi, noi riteniamo che la soluzione per migliorare il servizio ferroviario non sia la privatizzazione poiché essa non produrrebbe nessun vantaggio per la collettività e neppure per il sistema ferroviario. La chiave del successo di Ferrovie dello Stato è il modello di gruppo integrato, come è stato fino ad oggi, e non una parcellizzazione in altri modelli organizzativi che in passato e in altri paesi non hanno prodotto i risultati attesi di miglioramento del servizio. Oggi più che mai è necessaria una internalizzazione delle attività manutentive svolte nell’ ambito di impianti strategici” conclude la Fit-Cisl.
tn