Per più di un lavoratore su due (58%) la retribuzione attuale è percepita inadeguata alla propria mansione/anzianità di servizio. La percezione negativa sale ulteriormente presso i lavoratori dipendenti: tocca il 65% degli impiegati, per arrivare al 75% tra gli operai. Ancora più critica la percezione sull`andamento del potere d`acquisto degli ultimi anni: in questo caso, quasi il 70% degli individui accusa una perdita del proprio potere d`acquisto. E’ quanto rileva un’indagine dell’Ugl su sicurezza, salari e partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese realizzata dall’istituto Piepoli.
La criticità, prosegue l’indagine, si conferma riguardo i lavoratori dipendenti (76%) e soprattutto tra gli operai (87%). La situazione pone i cittadini di fronte a delle rinunce: il 15% rinuncia alle spese per visite mediche/cure sanitarie, dato che sale al 40% tra i pensionati andando ad intaccare una delle categorie di persone teoricamente più bisognose di queste attività.
Paolo Capone, segretario generale dell`Ugl, ribadisce “l`importanza di un nuovo patto per il lavoro nella prospettiva di costruire un futuro in cui ogni lavoratore possa vivere e lavorare con dignità e rispetto”. Il sindacato s’impegna a promuovere la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili dell`impresa nell`ottica di superare il conflitto di classe e favorire la collaborazione tra capitale e lavoro.
E.G.