Secondo le stime Istat, a dicembre 2016 il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 12,0% rispetto al mese precedente. Inoltre, è stimato un aumento su base mensile dei senza lavoro dello +0,3%, pari a +9mila unità.
L’Istat spiega che la crescita è attribuibile alla componente femminile a fronte di un calo per quella maschile e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione dei 25-34enni”.
Stabili gli occupati come risultato di un aumento per la componente maschile e di un equivalente calo per quella femminile. Aumentano gli occupati di 25-34 anni, mentre calano gli over 35. A crescere, in questo mese, è l’occupazione dipendente a termine, mentre calano gli indipendenti.
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni a dicembre sono scesi dello 0,1% (15 mila in meno). Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è stabile al 34,8%.
Sempre a dicembre l’Istat registra un aumento di 0,2 punti percentuali del tasso di disoccupazione tra i 15-24enni rispetto al mese precedente (al 40,1%). Lo rende noto l’Istat.
L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,9% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre.
Il tasso di occupazione dei 15-24enni rimane stabile, mentre quello di inattività cala di 0,1 punti.
Per quanto riguarda gli occupati, l’Istat rileva che nel 2016 il numero degli occupati è aumentato di 242mila unità, come risultati di un aumento di 266 mila lavoratori dipendenti a fronte di un calo di 24mila unità tra gli autonomi.
Tra i dipendenti aumentano di 111.000 unità quelli a tempo indeterminato e di 155mila unità quelli a tempo determinato.
L’aumento dell’occupazione riguarda però soprattutto gli over 50. Nelle classi tra i 15 e i 49 anni, infatti, complessivamente il numero degli occupati si è ridotto di 168mila unità nel 2016 (-149mila solo nella classe tra 39 e 49 anni) mentre tra gli ultracinquantenni gli occupati sono aumentati di 410mila unità.
Nell’arco dell’anno passato, comunque, il tasso di occupazione cresce in tutte le classi di età con variazioni comprese tra +0,1 punti percentuali per i giovani di 15-24 anni e +1,8 punti per gli ultracinquantenni.
Il tasso di disoccupazione rimane stabile tra gli ultracinquantenni e cresce nelle restanti classi (+1,8 punti tra i 15-24enni, +0,3 punti tra i 25-34enni, +0,5 punti tra i 35-49enni). Il tasso di inattività cala in tutte le classi di età con variazioni comprese tra -0,8 punti per i 35-49enni e -1,9 punti per gli ultracinquantenni.