“La criminalità costa 3 mila euro ad ogni impresa italiana e ha un impatto diretto sulla competitività non solo del nostro sistema economico, ma anche dei territori e delle singole imprese”. Lo dichiara il presidente della commissione Sicurezza e legalità di Confcommercio, Luca Squeri. Squeri invoca, in una nota, “un nuovo Patto per la Legalità e la sicurezza che risponda in modo puntuale alle esigenze dei territori e dei diversi settori”. E ritiene “fondamentali incentivi alla videosorveglianza e una disciplina più leggera per le telecamere a circuito chiuso”.
“I costi sostenuti dalle imprese del commercio e dei pubblici esercizi in relazione alla criminalità ammontano, in Italia, a 5,2 miliardi di euro, il 2,5% del valore aggiunto prodotto dal settore” continua Squeri. Il 70% delle aziende, infatti, sostiene dei costi per proteggersi dalla criminalità, e quasi una su quattro destina alla sicurezza più del 5% dei ricavi. (LF)
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