Al via il confronto per il rinnovo del contratto nazionale della Dirigenza delle Funzioni Centrali, che interessa circa settemila lavoratori di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, che svolgono funzioni dirigenziali o professionali e che vedono le loro retribuzioni ferme da otto anni.
L’avvio delle trattative è importante per completare quel percorso di sblocco dei contratti e della contrattazione, reso possibile dall’accordo tra governo e Cgil, Cisl, Uil, il 30 novembre 2016, e che ha già visto i rinnovi dei contratti per tutti i lavoratori delle qualifiche funzionali che afferiscono ai quattro nuovi comparti di contrattazione del lavoro pubblico (oltre le Funzioni Centrali, le Funzioni Locali, la Sanità e il nuovo comparto dell’Istruzione e Ricerca).
Durante l’incontro interlocutorio, che si è tenuto ieri, 9 maggio, l’Aran ha illustrato i contenuti dell’atto d’indirizzo ricevuto dal governo. Secondo quanto riferito dai sindacati, il negoziato si svilupperà nel sistema di regole definito dal decreto legislativo 165/2001, come modificato dal parlamento nel 2017, che ha restituito, dopo la legge Brunetta, la piena legittimazione del contratto collettivo nazionale quale strumento regolatore dei rapporti di lavoro.
Così come sono ormai date e certe le risorse disponibili per gli incrementi retributivi per effetto delle tre leggi di bilancio già approvate per il 2016, il 2017 e il 2018, che sono proprio gli anni di vigenza contrattuale anche per la dirigenza come per il personale dei comparti.
Sul tavolo del confronto, la Fp Cgil ha ribadito la necessità di affermare, anche con lo strumento contrattuale, “la necessaria autonomia e responsabilità della funzione e del ruolo della dirigenza da quelle del decisore politico, rimarcando il valore della dirigenza pubblica utile all’ammodernamento delle amministrazioni pubbliche, a partire da quelle centrali”.
“Il contratto nazionale di lavoro che dovremo definire – spiega la Fp Cgil – scadrà già il prossimo 31 dicembre 2018 e già da quest’autunno dovremo cominciare a lavorare al rinnovo 2019/2021. Per questo ci siamo impegnati a continuare il confronto con incontri serrati e calendarizzati per approfondimenti tematici”.
Il prossimo appuntamento potrà esserci già entro i prossimi dieci giorni sulla base di un testo presentato dall’Aran sul capitolo delle relazioni sindacali.