I lavoratori di Almaviva Contact di Palermo si uniranno nel secondo sciopero nazionale indetto per il prossimo 27 maggio a Roma. A deciderlo sono state le segreterie nazionali e territoriali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil dopo l’incontro avvenuto ieri, 24 maggio, al Mise che non ha ancora scongiurato i 1.670 licenziamenti di Palermo e delle altre sedi di Napoli e Roma.
“La trattativa sui 3.000 licenziamenti è ad un punto delicatissimo – scrivono i sindacati – . Le proposte governative non consentono di raggiungere un accordo che dia ai lavoratori garanzie su un reale percorso di risanamento che non preveda espulsioni dal mondo del lavoro e dia regole chiare per l’azienda e per il settore tutto.”
Il segretario Fistel-Cisl Palermo Trapani, Francesco Assisi, e la Rsu Fistel, Eliana Puma, spiegano che “l’azienda dichiara di non riscontrare le condizioni per ritirare i licenziamenti che senza una soluzione immediata, partirebbero dal 6 giugno. Noi ribadiamo che la strada resta l’avvio di ammortizzatori sociali strutturali che garantiscano una copertura superiore ai 24 mesi, le modifiche immediate all’articolo 24bis sulle delocalizzazioni e gare d’appalto legate al rispetto dei minimi previsti dai contratti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.”
“Con le clausole sociali – concludono Assisi e Puma – va garantita la territorialità del lavoro e dei lavoratori. L’intervento del governo nazionale deve essere immediato.”
I sindacati restano in attesa del prossimo incontro al Mise.