Il Senato converte in via definitiva il decreto legge sugli enti locali senza apportare modifiche al testo varato dalla Camera. Il provvedimento sposta al 2011 il taglio del 20% delle poltrone degli enti locali previsto in Finanziaria. Ma la riduzione del numero degli assessori comunali e provinciali inizierà nel 2010. Ecco i punti salienti della nuova legge. Verrà anticipato il taglio degli assessori di comuni e province. Già quest’anno in caso di elezioni gli assessori dovranno essere al massimo un numero pari a un quarto dei consiglieri. Inoltre saranno fuori dal patto di stabilità le spese degli enti locali per le opere collegate ai grandi eventi. Escluse anche le risorse che vengono dall’Ue.
Riguardo Roma la gestione ordinaria del Comune sarà rigidamente separata da quella straordinaria per il rientro dei debiti. Il commissario straordinario, che verrà nominato entro un mese dall’ok definitivo al dl, non sarà più il sindaco. In capo alla gestione commissariale che dovrà innanzitutto fare una valutazione dello stato del disavanzo, andranno anche tutti i debiti relativi al periodo antecedente l’elezione di Alemanno, il 28 aprile 2008. Con decreto del presidente del Consiglio la presentazione del bilancio di previsione 2010 e del rendiconto 2009 potrà essere differita.
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