Il presidente dell’Upi, Achille Variati, lancia l’allarme sulla situazione al collasso per le province italiane, che denuncia il “disallineamento totale tra il centro e i territori” a causa dei tagli finanziari subiti.
A cogliere l’appello è il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca, che sottolinea come la situazione rischi di compromettere anche l’erogazione dei servizi ai cittadini e il pagamento degli stipendi dei lavoratori.
“Appare incredibile che ad oggi, ad oltre 2 mesi dal referendum che ha confermato il ruolo delle Province, il governo non abbia preso atto della necessità di rivedere la dimensione dei tagli che si sono abbattuti sui servizi e sul personale”.
“Già ora le funzioni fondamentali stanno subendo un irrimediabile declino – continua il segretario -, così come in molte realtà il salario dei lavoratori ha subito tagli significati, quando addirittura non è stato corrisposto per mesi, a causa del deteriorarsi della situazione finanziaria”.
In conclusione, Bozzanca rinnova la vicinanza e il supporto ai lavoratori delle Province e Città metropolitane e dell’Upi nel chiedere al Governo “di porre fine immediatamente a questa situazione assurda, di rivedere con urgenza l’entità dei tagli inflitti a questi enti locali, di non permettere che istituzioni previste dalla Costituzione Repubblicana vengano ridotte sul lastrico, private delle risorse umane e finanziarie che servono per svolgere i compiti che la legge ha loro assegnato in favore dei cittadini.”