Intensa giornata di discussione all’iniziativa organizzata dalla Cgil “Nuovo modello di sviluppo ed innovazione: quali politiche industriali? Quale azione sindacale” che ha trattato i temi delle trasformazioni in corso e il futuro da costruire per mettere a punto le proposte per lo sviluppo.
All’iniziativa, aperta dal segretario confederale Vincenzo Colla, ha preso parte anche la segretaria generale Susanna Camusso che, nel corso del suo intervento, ha parlato della necessità di istituire un’agenzia pubblica “che sia il luogo da cui governare gli incentivi e decidere quale tipo di tecnologia. Possiamo indirizzare l’innovazione, e porci anche il tema dei confini e dei limiti della tecnologia.”
“La relazione – si chiede – è tra umani o tra umani e algoritmi? Io dico tra umani. E non cancello gli algoritmi, ma costruisco un algoritmo in cui le variabili umane siano presenti”. Ad esempio, spiega Camusso, i turni di un lavoratore, seppure gestiti da una piattaforma digitale, devono essere compatibili con le norme contrattuali, a prescindere dalla condizione di lavoro subordinato o a tempo e flessibile.
“Le regole del contratto le devi mettere nell’algoritmo”, scandisce Camusso, e “devi anche proteggere la privacy delle persone”. L’idea che la tecnologia sia inevitabile e data‟ è da “contrastare”. “Noi ci iscriviamo tra quelli che dicono che la tecnologia si può governare: le sue direzioni e la sua ricaduta”.