Il nuovo cda di Banca Carige ha presentato il nuovo piano industriale 2016/2020 ch eprevede un taglio di circa 500 posti di lavoro, Cgil e Fisac hanno commentato in una nota le nuove misure denunciando come “La perdita secca di 500 posti di lavoro che giunge dopo i tagli dei precedenti due piani industriali presentati dal 2014 a oggi, è un costo pesantissimo per i territori coinvolti”.
Secondo Cgil e Fisac, “non rassicura la prospettiva di un’azienda posizionata solo su Toscana del Nord e Liguria, cosa che non farà rinascere la banca dei territori, essendo nei fatti incompatibile con la necessaria riduzione dei non performing loans, ossia i crediti deteriorati. Anche il progetto di esternalizzazione di attività informatiche – prosegue la nota – è in contraddizione con l’enfasi posta dal piano sullo sviluppo dei canali digitali e pone problemi di depauperamento professionali”.
“Il 13 luglio – hanno ricordato Cgil e Fisac – l’azienda ha aperto la procedura contrattuale per negoziare le ricadute del piano su lavoratrici e lavoratori, procedura proseguita con l’incontro del 19. Da queste due riunioni – si legge ancora nella nota – non sono emersi dati significativi e sufficienti, tali da consentire di poter svolgere il ruolo contrattuale affidato al sindacato”.
“Per poter parlare di progetto di rilancio della banca – hanno sottolineato Cgil e Fisac – non basta tagliare i costi ma bisogna che tornino a crescere i ricavi e per fare questo servono risorse fresche per promuovere gli investimenti necessari a garantire la continuità d’impresa”.
“Non ci pare – aggiunge la nota – che il piano industriale sia in grado di rispondere a queste istanze, con la conseguenza per l’azienda di essere costretta a ottemperare in tempi brevi alle prescrizioni della Bce che chiedono di ricapitalizzare e di andare ad una aggregazione che potrebbe vedere interessati soggetti estranei alle esigenze di questo territorio e della sua economia. I sindacati -hanno concluso Cgil e Fisac – sono disposti a fare la loro parte ma ci vuole chiarezza sulla strada da percorrere”.