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Cgia: rispetto alle grandi imprese, per le pmi le bollette luce +75%, gas +133%

redazione
Gennaio17/ 2022

Il caro energia sta colpendo indistintamente tutte le imprese, anche se le piccole subiscono un trattamento di sfavore rispetto alle grandi realtà produttive.
Secondo gli ultimi dati Eurostat relativi al primo semestre 2021, sottolinea la Cgia di Mestre, le piccole aziende pagano l’energia elettrica il 75,6% e il gas addirittura il 133,5% in più delle grandi. Questo differenziale, a scapito dei piccoli, colpisce anche le realtà di pari dimensioni presenti nel resto d’Europa, sebbene negli altri Paesi questo gap sia più contenuto del nostro.

Le piccole imprese, che costituiscono oltre il 99% delle aziende presenti in Italia, danno lavoro ad oltre il 60% degli addetti del settore privato e sono la componente caratterizzante il made in Italy nel mondo, sottolinea la Cgia, continuano ad essere ingiustificatamente discriminate. In questa prima settimana di rientro dopo le vacanze natalizie, ad esempio, molte di queste realtà hanno deciso di introdurre o di potenziare il turno di notte per abbattere i costi energetici.

In merito alle tariffe dell’energia elettrica, ad aver aumentato lo storico differenziale tra piccole e grandi imprese ha contribuito l’entrata in vigore, dal primo gennaio 2018, della riforma degli energivori. L’effetto prodotto da questa novità legislativa, che prevede un costo agevolato dell’energia elettrica per le grandi industrie, di fatto ha azzerato a queste ultime la voce Oneri e Imposte, ridistribuendola a carico di tutte le altre categorie di imprese escluse dalle agevolazioni. E` anche vero, sottolinea la Cgia, che a seguito delle misure messe in campo dal Governo Draghi nella seconda parte del 2021, questo gap si è leggermente ridotto.

Per quanto concerne il gas, invece, il divario tariffario è riconducibile al fatto che tutte le grandi imprese ricevono dai fornitori delle offerte personalizzate con un prezzo stabilito su misura e sulla base delle proprie necessità. Pertanto, in sede di trattativa, il peso dei consumi è determinante per strappare al fornitore una tariffa molto vantaggiosa. Possibilità che, ovviamente, alle piccole imprese è preclusa. Va altresì ricordato che nel mercato libero le offerte di prezzo possono interessare solo la componente energia; le altre voci di spesa – come le spese di trasporto, gli oneri di sistema, la gestione del contatore – sono stabilite periodicamente dall’Autorità per l’Energia e sono uguali per tutti i fornitori.

Concentrando l0attenzione solo sulle piccole imprese, dal confronto con le realtà produttive europee di pari dimensione emerge che in Italia i costi energetici sono tra i più elevati. Tra tutti i paesi dell’area euro, infatti, solo rispetto alla Germania le nostre imprese pagano in meno (del 12,6%). Rispetto alla media europea, invece, i nostri piccoli imprenditori pagano mediamente il 15% in più. Quando analizziamo il costo del gas, invece, tra i Paesi dell’area euro le pmi italiane sono al terzo posto (dopo Finlandia e Portogallo) per la tariffa più elevata. Se quella mediamente applicata nel nostro Paese per ogni MWh (Iva esclusa) consumati è pari a 53,7 euro, registriamo una variazione di prezzo rispetto alla media dei paesi che utilizzano la moneta unica del +7,6%.

Assieme all’andamento del costo della materia prima, in Italia la componente fiscale è l’altra voce che contribuisce in maniera determinante ad innalzare il costo delle tariffe. Sempre nel primo semestre 2021, per la bolletta elettrica, ad esempio, in riferimento alle piccole imprese il 40,7% del costo totale è riconducibile a tasse e oneri: la media dell`area euro è del 35,7%. Per quella del gas, invece, se in Italia l’incidenza percentuale della tassazione sul costo totale a carico delle piccole aziende è del 27%, nell`Area euro si attesta attorno al 25%. Va comunque ricordato, conclude la Cgia, che a seguito delle misure messe in campo dal Governo Draghi, l’incidenza del peso del fisco sul costo complessivo delle tariffe energetiche è leggermente diminuito.

E.G.

redazione