Riunione n. 95
Presidenza del Presidente
SACCONI
Orario: dalle ore 8,30 alle ore 9,30
AUDIZIONE INFORMALE IN MERITO ALL’ESAME DELL’AFFARE ASSEGNATO SULL’IMPATTO SUL MERCATO DEL LAVORO DELLA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (N. 974)
317ª Seduta
Presidenza del Presidente
SACCONI
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.
La seduta inizia alle ore 15,30.
SULLA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
Il presidente SACCONI rivolge un caloroso benvenuto alla senatrice Munerato, recentemente rientrata a far parte della Commissione.
SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI
Il presidente SACCONI annuncia che la documentazione riferita all’affare assegnato n 974 (Impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale), consegnata nel corso delle audizioni informali, svoltesi in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, sarà resa disponibile sulla pagina web della Commissione.
IN SEDE REFERENTE
(2048) Cristina DE PIETRO ed altri. – Misure in favore di persone che forniscono assistenza a parenti o affini anziani
(2128) Laura BIGNAMI ed altri. – Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare
(2266) ANGIONI ed altri. – Legge quadro nazionale per il riconoscimento e la valorizzazione del caregiver familiare
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 2 maggio.
La senatrice BIGNAMI (Misto-MovX) esprime soddisfazione per l’orientamento di pervenire ad un testo unificato, atteso che ad oggi l’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa nei quali la figura del caregiver familiare non è riconosciuta e tutelata. Anche le recenti dichiarazioni del Governo alimentano dunque la speranza che su questo tema possa essere finalmente effettuato un passo in avanti. Occorre anzitutto giungere ad una definizione del caregiver, che a suo giudizio indica chi a titolo volontario e gratuito si prenda cura di una persona cara in condizioni di non autosufficienza per età, malattia o disabilità. Si tratta di una scelta che lo Stato deve valorizzare e sostenere, in considerazione della sofferenze e del disagio riconducibili all’affaticamento fisico e psicologico di chi è chiamato ad accollarsi compiti assistenziali che si sommano a quelli familiari e lavorativi e il cui costante impegno, prolungato nel tempo, può mettere a dura prova l’equilibrio psico-fisico personale. Il logorio del carico assistenziale è tale che la scienziata Elisabeth Blackburn, premio Nobel 2009 per la medicina, è giunta a dimostrare che l’aspettativa di vita dei caregiver è fino a 17 anni inferiore alla media della popolazione. L’individuazione della platea degli interessati può essere conseguito con l’ausilio dei dati di quantificazione forniti dall’INPS. Nell’iniziativa legislativa n. 2128, a sua firma, è previsto il riconoscimento al caregiver familiare della possibilità di accedere al pensionamento anticipato al raggiungimento dei 30 anni di contributi, sommando ai contributi da lavoro eventualmente già versati quelli figurativi, a carico dello Stato, relativi all’attività di caregiver familiare.
Il presidente SACCONI ritiene che, nelle condizioni date, sia importante già giungere ad un testo base che si limiti alla definizione del caregiver familiare e alla specificazione della gravità dello stato di non autosufficienza dell’assistito. La materia è comunque oggetto di potestà concorrente; allo stato sul tema sono intervenute legislativamente la regione Emilia-Romagna e, più recentemente, la regione Campania. Ciò consolida il convincimento della necessità di una definizione che, pur se cedevole rispetto a quella regionale, rappresenti un punto di riferimento omogeneo sull’intero territorio nazionale, come presupposto per lo stanziamento di risorse e per previsioni in tema di rapporto di lavoro, di disciplina della sicurezza sociale e previdenziale e di protezione in caso di malattia. In questo quadro, egli suggerisce di assumere come definizione della figura di caregiver quella contenuta nell’articolo 1 del disegno di legge n. 2128, espungendo tuttavia il riferimento alla convivenza, che, pur con il lodevole intento di evitare comportamenti elusivi, introduce una complicazione formale che non gli pare un requisito fondamentale e rispetto alla quale preferirebbe semmai un riferimento alla prossimità. Per quanto riguarda gli stanziamenti, segnala la necessità di rimettersi al Governo in ordine alla possibilità, nella fase attuale, di disporre di copertura sufficiente; fa comunque osservare che il tema potrà essere risolto nel quadro della prossima legge di stabilità.
La senatrice BENCINI (Misto-Idv) sottolinea la necessità di pervenire ad una normativa a carattere nazionale, evidenziando che lo stato di disabilità può determinarsi anche nel corso dell’esistenza.
Il senatore ANGIONI (PD) concorda con il Presidente, condividendo che la predisposizione di un testo unificato contenente una definizione della figura rappresenti già di per sé un grosso salto di qualità. Segnala tuttavia la non efficienza del sistema assistenziale italiano, osservando che nessun Paese d’Europa carica problemi delicati come l’assistenza ad una persona non autosufficiente sulle spalle delle famiglie. Il testo non deve dunque limitarsi a fotografare questa situazione, ma deve prevedere un miglioramento dei servizi a disposizione, sgravando chi si occupa del familiare disabile e migliorandone la ordinaria condizione di vita. Segnala altresì la necessità, ai fini della individuazione del caregiver familiare, di tenere conto della legge sulle unioni civili e della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 213 del 2016, relativa alla fruizione dei benefici di cui alla legge n. 104 del 1992 da parte di componenti della famiglia di fatto, muovendo dunque da una definizione il più ampio possibile di caregiver.
Il senatore PUGLIA (M5S), nel concordare sulla delicatezza del tema, auspica che si possa pervenire tempestivamente alla conclusione dell’iter legislativo, in modo da dare più dignità e maggiori diritti ai soggetti implicati.
A giudizio del senatore LEPRI (PD) il concetto di caregiver va inquadrato all’interno di un progetto di presa in carico che dovrebbe essere realizzato dal servizio sanitario nazionale e dai servizi sociali a vantaggio di ogni cittadino che ne abbia necessità. In questo senso, ritiene che il caregiver possa svolgere una funzione complementare, e non sostitutiva. Si tratterà inoltre di una figura non professionale, che ha il tratto della prossimità come elemento dominante. A ristoro dell’attività potranno essere previsti rimborsi. L’eventuale riconoscimento professionale dovrebbe essere ricondotto ad una prestazione di elevata qualità e di consistente quantità.
La sottosegretaria BIONDELLI concorda sull’importanza di pervenire ad una opportuna definizione della figura ed assicura il suo impegno nell’ottenere, attraverso dati dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate, elementi che consentano di comprendere le effettive necessità di copertura. Conferma l’appoggio del Governo affinché possa pervenirsi ad una disciplina entro la legislatura in corso, a testimonianza della particolare attenzione nei confronti di persone che prestano un’attività generosa e che sono provate da quell’impegno.
Il relatore PAGANO (AP-CpE-NCD) ringrazia i proponenti dei disegni di legge e quanti sono intervenuti nel corso del dibattito, sottolineando la delicatezza del tema. Condivide la proposta del Presidente, rimarcando la necessità di pervenire anzitutto a definire la figura e a predisporre una disciplina nazionale a carattere cedevole rispetto alle normative regionali. Sottolinea conclusivamente l’esigenza di disporre di dati idonei a consentire altresì l’individuazione degli stanziamenti necessari.
Il presidente SACCONI ribadisce conclusivamente l’importanza di predisporre un testo unificato, auspicando che il Governo accompagni e sostenga la Commissione in questo delicato percorso.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
AFFARI ASSEGNATI
Problematiche dei lavoratori del settore marittimo, con particolare riferimento alle misure di welfare nonché alla materia della formazione e dei titoli professionali del personale navigante (n. 975)
(Esame, ai sensi dell’articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all’articolo 50, comma 2, del Regolamento, e rinvio)
Il senatore PUGLIA (M5S) introduce il tema oggetto dell’affare assegnato, che intende approfondire le problematiche dei lavoratori del settore marittimo, e ricostruisce la principale normativa del settore. Si sofferma sulla complessità dell’universo lavorativo delle aree portuali italiane e sulla difficoltà di realizzare un “welfare marittimo” a livello locale, ricordando i disagi che i lavoratori del comparto affrontano quotidianamente e i problemi psico-fisici cui vanno incontro. In tal senso, non ritiene adeguati gli attuali strumenti di welfare utilizzati e i requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico. Sarà opportuno a suo avviso approfondire anche i profili attinenti alla formazione del personale navigante, con particolare riguardo alla direttiva 94/58/CE, ai certificati abilitativi professionali e al servizio di guardia dei naviganti (STCW): nel 2010 sono state apportate modifiche significative alla convenzione STCW, che dovrebbero essere recepite nel diritto nazionale, ai sensi della direttiva 2012/35/UE del 21 novembre 2012.
La senatrice GATTI (Art.1-MDP) interloquisce brevemente per sottolineare la delicatezza della questione, che si intreccia con il tema della presenza di amianto sulle navi.
Il presidente SACCONI sollecita i senatori a far pervenire entro la prossima settimana le rispettive richieste di audizioni.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,30.