Una stangata da 8,5 miliardi di euro è in arrivo su imprese e negozi per effetto del combinato Imu-Tasi. A lanciare l’allarme è Confesercenti in occasione dell’assemblea annuale.
Il prelievo complessivo gravante sugli immobili strumentali di imprese, artigianti e commercanti , pari a circa 6,9 miliardi nel 2013, potrebbe toccare gli 8,5 miliardi nel 2014 con un aggravio di 1,6 miliardi di euro.
“Una forzatura spropositata ed inaccettabile”, ha dichiarato all’Assemblea annuale della confederazione il presidente Marco Venturi, secondo cui la Tasi è “un pasticcio”, “un’imposta mal gestita, che rischia di rivelarsi una vera e propria batosta, soprattutto per le imprese”. Ipotizzando un immobile strumentale ‘medio’ del valore di 300mila euro ai fini Ici, Confesercenti stima che il prelievo passerà da 1.950 euro del 2011 (Ici) e da 3.600 del 2013 (Imu) a 3.900 del 2014 (Imu e Tasi).