“Ampissima adesione oggi, mercoledì 21 febbraio, allo sciopero nazionale di 2 ore indetto da Fiom-Cgil e Uilm-Uil dopo la tragedia di Firenze che è costata la vita a cinque operai degli appalti. L’uscita anticipata di 2 ore per ogni turno di lavoro, i volantinaggi davanti ai cancelli delle fabbriche, la rabbia dei lavoratori sono un messaggio forte che Governo e imprese non possono che accogliere”. Lo affermano in una nota Fiom-Cgil e Uilm-Uil .
In diverse città si sono svolti presidi e manifestazioni sotto le Prefetture, aggiungono, “per denunciare l’inaccettabile catena di morti sul lavoro, mediamente 3 al giorno, e rivendicare nuove leggi al Governo per garantire la salute e l’incolumità fisica delle lavoratrici e dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro. Siamo in presenza di una situazione drammatica in tutto il mondo del lavoro causata da una rincorsa sfrenata ai profitti d’impresa, da modelli organizzativi fondati su appalti e subappalti, da una precarietà alimentata da leggi pensate contro i lavoratori e le lavoratrici”.
“Anche oggi l’ennesima tragedia accaduta in provincia di Lecce all’interno della pista di Nardò Technical Center, il centro prove di proprietà Porsche gestito da Porsche Engineering – proseguono -, dove ha perso la vita Mattia Ottaviano, un giovane lavoratore degli appalti di 36 anni”.
“La riuscita dello sciopero e delle mobilitazioni di oggi – concludono Fiom e Uilm – confermano la determinazione dei lavoratori metalmeccanici a rimettere al centro delle rivendicazioni contrattuali e del dibattito pubblico i temi della salute e della sicurezza, priorità su cui incalzare il Governo e tutto il sistema delle imprese”.
e.m.