Mirco Rota, coordinatore nazionale Fiom Cgil degli stabilimenti del gruppo Marcegaglia esprime la sua rabbia per la tragedia occorsa la notte scorsa e lancia un preciso atto di accusa nei confronti dell’azienda: “E’ l’ennesimo infortunio, gravissimo negli stabilimenti Marcegaglia”. “Questa volta non si tratta di un dipendente”, puntualizza Rota “ma la cosa è se vogliamo ancora più grave, in quanto l’operaio faceva parte di una cooperativa, che andava a sostituirne un’altra, che era stata allontanata, su cui si era consumato uno scontro molto aspro all’interno dell’azienda per via dell’abbassamento dei già precari standard di sicurezza”. “Come stiamo denunciando da anni, quindi senza essere accusati di voler speculare sull’ultimo infortunio mortale sul lavoro, è davvero grave che un’azienda come Marcegaglia non investa minimamente sulla sicurezza al fine di poter evitare incidenti di questa portata”. “Anzi, prosegue il sindacalista, questa ennesima morte bianca, è la riprova della validità degli allarmi lanciati con le denunce presentate in passato. Tanto per intenderci, nello stabilimento di Ravenna, da due anni non è possibile riunire il coordinamento delle Rls per discutere delle precarie situazioni in cui versano i lavoratori”. “Insieme alle strutture territoriali, conclude Rota, ci adopereremo congiuntamente per tutelare i familiari della vittima, e valuteremo, se esiste la possibilità di costituirci parte civile in un eventuale procedimento penale a carico della cooperativa e dell’azienda, qualora venissero accertate responsabilità da parte della magistratura. Decideremo infine nelle prossime ore se indire o meno uno sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo”.