I sindacati di categoria hanno sottolineato come abbiano appreso il 28 ottobre, dal comunicato del Board della Multinazionale, che Electrolux attuerà un piano di riduzione dei costi in relazione al significativo calo dei volumi che interesserà tutto il mondo. La multinazionale afferma che la maggior parte della riduzione dei costi avverrà nell’aerea Nord America, comprese le riduzioni di personale che interesserebbero 3.500 dipendenti sui 4.000 previsti. Un taglio occupazionale preoccupante, quasi un 10% sul totale degli attuali 52.000 occupati.
“È evidente che se mettiamo in relazione l’annuncio – spiegano in una nota conginta Fim, Fiom e Uilm – con l’andamento del mercato in Europa e i dati di calo dei volumi che provengono dai singoli stabilimenti, non possiamo che essere molto preoccupati. Nell’incontro previsto per il prossimo 8 novembre con la direzione italiana, che ha come ordine del giorno l’investimento sullo stabilimento di Solaro, deve diventare un momento di discussione sulla situazione di tutto il gruppo. Vogliamo a questo punto sapere che intenzioni ha Electrolux in Italia.”
“Inoltre – concludono – reputiamo necessario chiedere politiche industriali di settore al nuovo Governo e per questa ragione le segreterie nazionali sono impegnate a programmare una assemblea dei delegati del comparto, dove elaborare proposte e far sentire la voce dei lavoratori italiani.”
E.G.