L’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha riscontrato un possibile legame fra il vaccino anti-Covid di Astra-Zeneca e alcuni casi estremente rari di eventi trombotici, ma ha confermato il giudizio positivo sul rapporto rischi-benefici del farmaco.
L’Ema ha concluso inoltre che le trombosi con bassi livelli piastrinici dovrebbero essere elencati fra gli effetti collaterali molto rari del farmaco. Al momento la casistica riguarda soprattutto le donne sotto i sessant’anni, entro un intervallo di due settimane dalla somministrazione del vaccino: tuttavia, non è stato confermato alcun fattore di rischio specifico.
Una spiegazione plausibile per l’insorgere delle trombosi potrebbe trovarsi nella risposta immunitaria al vaccino, ha spiegato in conferenza stampa la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke; alla luce della casistica attuale, tuttavia, non è possibile indicare l’età o il sesso come possibili fattori di rischio e quindi al momento non è stata adottata alcuna restrizione.
A questo proposito va osservato che – come sottolineato dall’ente per il farmaco britannico – dato il ridottissimo numero di casi (222 su 34 milioni di dosi) l’effetto statistico è al limite dell’osservabile: da una parte non è ben nota l’incidenza dell’evento trombotico in assenza di vaccinazione, dall’altra la stessa infezione da coronavirus è un fattore che favorisce questo genere di eventi, quindi il ruolo esatto del vaccino rimane incerto.
TN