I sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno indetto uno sciopero nazionale con manifestazione che si terrà giovedì, 5 ottobre, davanti alla sede del ministero dello Sviluppo Economico.
Lo scorso venerdì 15 settembre 2017 Ericsson ha concluso la procedura di licenziamento collettivo per ulteriori 67 lavoratori che si aggiungono ai 182 licenziati a luglio. Licenziamenti che, secondo quanto riferiscono i sindacati, sono avvenuti la sera di venerdì per tramite mail.
Alla base della procedura di licenziamento c’è la perdita della gara Wind-3, assegnata alla Società Cinese Zte che al momento dell’aggiudicazione aveva 25 dipendenti. Ma nonostante le rassicurazioni di Wind-3 e Zte di farsi in parte carico delle conseguenze di questo cambio di fornitore, i lavoratori Ericsson sono stati licenziati.
I sindacati, per parte propria, accusano il governo di non riuscire a persuadere Ericsson su
misure alternative ai licenziamenti e di non intervenire su Zte e Wind 3, affinché assumano parte dei lavoratori licenziati.
“Non è tollerabile che aziende importanti, che operano in un settore ad alto valore aggiunto, non assumano, in questa situazione, alcuna responsabilità sociale – incalzano Slc, Fistel e Uilcom -. Ancor più ,è intollerabile,che non ci sia un Governo che li richiami, a questa responsabilità. Non aspetteremo in silenzio, la prossima mattanza occupazionale. Ericsson deve dire quale futuro vuole in Italia. Il Governo deve intervenire per dare prospettiva ai lavoratori licenziati e guidare il futuro di questo settore.”
E. M.