“Il ritardo della ripartenza della produzione della Panda non è un bel segnale ed è la conferma della crisi dell’automotive. La fine del lockdown non porta, tra i primi acquisti, la sostituzione della propria automobile e vi sono migliaia di auto di stock ancora invendute. Ci auguriamo che nella seconda metà di giugno avvenga la ripartenza della produzione della Panda e il lavoro per i 4.485 lavoratori di Pomigliano. Tutte le case europee (e non solo) stanno ricevendo prestiti condizionati ma queste misure sono accompagnate dagli incentivi alla rottamazione. In Italia il 40% degli autoveicoli sono di classe emissiva antecedente alla euro4 e ciò determina uno dei parchi auto più vecchi e inquinanti. Sostenere la transizione all’elettrico e nell’immediato rinnovare il parco auto italiano sono misure da implementare in modo imminente”. Lo dichiara Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl.
TN