Il Ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia sta preparando la direttiva all`Aran per aprire i tavoli contrattuali del pubblico impiego e a tal proposito i segretari generali Fp-Cgil, Rossana Dattori, Cisl-Fp, Giovanni Faverin e Uil-Pa, Nicola Turco hanno espresso una posizione chiara ovvero che “Il contratto è un diritto per tutti i lavoratori. E il rinnovo deve restituire dignità e riconoscimento professionale e retributivo a tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici. Senza eccezioni”.
“Siamo i primi – hanno dichiarato – a voler sostenere i redditi più bassi anche nel pubblico impiego. Ma questo va fatto attraverso la leva fiscale, abbassando le tasse, aumentando i servizi alla persona, gli aiuti alle famiglie monoreddito. Non riversando misure minime di civiltà sui costi contrattuali”.
“Noi chiediamo contratti innovativi che puntino a garantire diritti ai lavoratori e ai cittadini, sulle competenze e sul miglioramento dei servizi”, rimarcano le federazioni di categoria mobilitate massicciamente in questi mesi con un fitto programma di scioperi regionali. “E siamo pronti a proporre al governo un piano vero sulla produttività. Cittadini e imprese chiedono servizi più veloci e avanzati. I lavoratori pubblici vogliono lavorare meglio per contribuire allo sviluppo del paese. La produttività non cresce senza innovazione organizzativa, senza una moderna riorganizzazione dei servizi e dei processi produttivi, formazione, partecipazione dei lavoratori alla definizione degli obiettivi e alla misurazione e investimenti in digitalizzazione”.
“Le piazze piene di queste settimane per ‘Contratto Subito’ stanno lanciando una proposta chiara al governo e alla politica locale. Ma non accettiamo altre provocazioni elettorali. I lavoratori sono dalla parte di chi chiede una nuova macchina organizzativa per il welfare e i servizi pubblici. E il ministro Madia? Pensa a mettere a punto il motore o solo la divisa del pilota?”.