Le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil insieme alle categorie Filt, Fit e Uiltrasporti hanno incontrato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, in particolare sulla vertenza del porto di Gioia Tauro.
Il vicesegretario generale della Cgil, Vincenzo Colla e il segretario nazionale della Filt Cgi Natale Colombo hanno sottolineato come “per i lavoratori del porto di Gioia Tauro dobbiamo andare oltre gli impegni e abbiamo bisogno di certezze”, evidenziando che “le affermazioni e gli intendimenti del ministro seppur rassicuranti, vanno sostenuti da atti formali ed azioni concrete sia sulla salvaguardia dei livelli occupazionali che sugli investimenti annunciati dall’azionista del porto Msc”.
“Contestualmente la tregua richiesta affinché si lavori e non si scioperi – spiegano Colla e Colombo – va supportata da analogo impegno dal terminalista Mct che deve formalmente smentire l’intenzione di voler aprire una procedura di licenziamento collettivo. Come Cgil e Filt – affermano infine i due dirigenti della Cgil e della Filt – manterremo alta la nostra attenzione su tutto quanto attiene il porto di Gioia Tauro, un polo nevralgico per la movimentazione e la logistica del paese, affinché i lavoratori possano essere rasserenati e possa per davvero essere rivitalizzato e, conseguentemente, affermarsi a porto hub per l’intero mediterraneo e punto di eccellenza per la portualità del paese”.
Per il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello “l’ assenza della società Mct al tavolo di confronto convocato al Ministero delle Infrastrutture sul futuro dello scalo di Gioia Tauro è un fatto grave. L’ azienda non deve dare seguito ai 500 licenziamenti minacciati nei giorni scorsi”.
“Nel corso dell’ incontro di questa mattina- sottolinea Cuccello- abbiamo chiesto impegni tangibili e concreti sugli investimenti da parte dei soggetti coinvolti, così come abbiamo ritenuto opportuna la richiesta del Ministro Toninelli di individuare in 60 giorni un tempo congruo per fare chiarezza su investimenti e prospettive industriali del Porto di Gioia Tauro. Rispetto alla rivisitazione delle concessioni, come valutazione al vaglio del Ministro Toninelli, poiché mancanti gli investimenti previsti, abbiamo chiesto di essere cauti perché gli eventuali contenziosi che si andrebbero ad aprire potrebbero generare ritardi ed opacità, nemici della creazione di un piano industriale forte e durevole nel tempo.”
“Non bisogna essere veggenti – prosegue il sindacalista – per capire quali potrebbero essere le conseguenze legate all’incertezza sul futuro dell’area: non vogliamo che le cosche della n’drangheta dominino incontrastate senza possibilità di sviluppo per quel territorio. Ecco perchè come Cisl chiediamo con forza di avviare subito attraverso le Zes i processi messi in atto con il decreto semplificazione. È una opportunità che non va persa e che può generare l’attrazione di investimenti nuovi, facendo del porto di Gioia Tauro il ‘Pivot’ di tutto il bacino del Mediterraneo, del Sud Europa e del Medio Oriente”.
“Valutiamo positivamente l’attenzione rivolta dal Ministro Toninelli a questa importante vertenza – conclude Cuccello- e ci auguriamo che possa essere risolta nel modo migliore per il bene non solo del Mezzogiorno ma di tutto il paese”.
e.g.