di Stefania Plini, Relazioni industriali internazionali Eni
Si è svolto di recente a Castelgandolfo, presso Eni Corporate University, l’incontro annuale del Comitato aziendale europeo e dell’Osservatorio europeo sulla salute e sicurezza dei lavoratori, organismi di rappresentanza dei lavoratori dell’Eni istituiti rispettivamente nel 1995 – con il primo accordo italiano sui Cae che ha fatto seguito all’emanazione della direttiva europea 94/45 sull’informazione e consultazione dei lavoratori nelle imprese a dimensione comunitaria ¨C e nel 1996.
Quest’anno il programma ha incluso anche una giornata di formazione per i delegati Cae definita in maniera congiunta con il sindacato e dedicata a due temi principali: la pianificazione strategica d’impresa con la relativa analisi dei contenuti e delle variabili economico-sociali, normative ed ambientali che presiedono all’elaborazione del Piano strategico quadriennale di Eni; l’evoluzione normativa e il dibattito sindacale relativo all’informazione/consultazione dei rappresentanti dei lavoratori a livello europeo.
I primi argomenti, di carattere economico, sono stati scelti al fine di rendere più approfondita e consapevole, da parte dei rappresentanti dei lavoratori, la comprensione delle tematiche economico-finanziarie presentate durante gli incontri annuali del Cae. In particolare, la costruzione del Piano strategico Eni è apparsa in tutte le sue sfaccettature di delicatezza e complessità, sistematicamente sottoposta come è ad una continua azione di verifica: è la cosiddetta “Pianificazione rolling”, in grado di fornire una rappresentazione costantemente aggiornata dell’impresa, attraverso la valutazione degli effetti sui risultati futuri delle scelte attuali.
I secondi, relativi al processo di evoluzione dei diritti d’informazione/consultazione a livello europeo, hanno contribuito a delineare un contesto di riferimento per l’attività dei membri Cae offrendo un’ampia informativa anche sugli orientamenti espressi da parte delle principali organizzazioni sindacali e imprenditoriali europee.
Nella riunione plenaria tra Eni e CAE il Gruppo era rappresentato dal direttore risorse umane e servizi al business, dai direttori del personale delle societ¨¤/divisioni e il Cae dai suoi 32 rappresentanti: il coordinatore e le segreterie generali Filcem-Femca-Uilcem ed Emcef, i 15 delegati italiani e i 12 delegati in rappresentanza di Saipem-SA Francia, di Saipem UK e Norvegia, di Agip Austria, Agip Deutschland e Agip Espana, di Polimeri Europa France e UK, di Eni Norge, dell’ungherese Tigaz.
I temi previsti dal programma sono stati trattati in maniera approfondita. Sono state esposte – in modo da mostrare la sequenza delle iniziative di elaborazione delle strategie economiche e dell’avvio delle azioni organizzative – molte questioni-chiave per la società: gli scenari economici ed energetici di riferimento per Eni (che costituiscono il primo step di partenza per il ciclo di pianificazione) e le prospettive di sviluppo delle diverse aree di business, i principali dati occupazionali, le nuove ipotesi di modifica organizzativa di Eni, gli sviluppi dell’attività formativa di Eni Corporate University (la societ¨¤ di formazione Eni) anche in riferimento alle esperienze di interculturalit¨¤ necessarie per una società che opera in circa 70 Paesi. Sono stati, infine, esposti i risultati della recente edizione di Eni Multicultural Training Project, il progetto formativo realizzato con il sindacato (i delegati francesi del Cae e il Coordinatore Cae) in Francia presso la Saipem SA. Il Progetto ha coinvolto circa 300 persone (impiegati e managers francesi e italiani) ed ha contribuito all’analisi e al superamento, in una visione nuova e più aperta alla valorizzazione delle diversit¨¤, delle differenze e dei pregiudizi culturali in una società frutto di un’acquisizione e nella quale dialogano due culture “forti” e disomogenee.
A novembre 2006 tale Progetto ha vinto in Italia il 1 Premio Etica&Impresa per la sezione dedicata all’impresa (altre sezioni erano dedicate al territorio e alla persona). Il premio è stato promosso dalle associazioni sindacali (confederali) dei quadri, da Aidp e Federmanagement, dalla Regione Toscana. L’Eni Multicultural Training Project è stato premiato come buona pratica di accordo sindacale (l’accordo Eni-Filcem-Femca-Uilcem-Emcef del luglio 2002 sulla formazione europea) che ha dato origine ad un’iniziativa di respiro europeo, e come manifestazione dell’attenzione dedicata alle tematiche della sostenibilità. Eni è¨ attualmente particolarmente impegnata in tale ambito e uno dei prossimi risultati di tale attività sarà il bilancio di sostenibilità, che verrà pubblicato entro il 2007 e includerà sia le tematiche ambientali sia quelle sociali.