Il giudice del lavoro di Milano ha confermato il licenziamento della mamma lavoratrice che riteneva il provvedimento “discriminatorio” da parte di Ikea spiegando che “i fatti disciplinarmente rilevanti contestati dalla datrice di lavoro sono pienamente confermati”.
Il giudice si rifà integralmente all’ordinanza con cui un altro suo collega aveva respinto la richiesta di reintegro scrivendo che i suoi comportamenti erano stati “di gravità tali da ledere il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore.”
Per il giudice, il comportamento valutato dal Contratto nazionale di lavoro “come esempio di condotta integrante gli estremi per il licenziamento disciplinare” è “l’insubordinazione verso i superiori accompagnata da comportamento oltraggioso.”
La vicenda era esplosa a novembre 2017, quando la lavoratrice era stata licenziata perché non rispettava i turni per accompagnare il bambino disabile alle terapie.