Sindacati di categoria protestano contro Iliad, il quarto operatore nella telefonia mobile.
Le categorie Slc-Cgil Fistel-Cisl e Uilcom sottolineano come le tariffe dei servizi di telefonia fissa e mobile, accesso a internet e servizi hosting in Italia “sono tra le più basse di Europa”.
“Illiad – spiegano in una nota congiunta i sindacati – ha una struttura occupazionale di circa 200 dipendenti ed utilizza per la quasi totalià le tecnologie e infrastrutture di altri operatori impegnati ad investire in ultrabanda e servizi innovativi, con strutture di costi non paragonabili ad un`azienda “virtuale” come l`operatore low cost francese, mettendo a rischio la tenuta occupazionale dell`intera filiera delle telecomunicazioni”.
Illiad, sottolineano le parti sociali, è un operatore che non ha fornito alcuna informazione ai sindacati sulla struttura occupazionale, sul piano industriale e sulle tutele dei propri lavoratori ne per quelli degli appalti, pur applicando il contratto nazionale TLC che prevede una informativa al sindacato.
“Inoltre, le procedure di commercializzazione ed attivazione delle SIM tramite i SIMBOX (distributori automatici), pongono interrogativi sul rispetto delle norme in materia di sicurezza e in particolare delle norme sull’antiterrorismo internazionale – decreto legge 27 luglio 2005, n. 144”.
“Chiediamo al Ministero del lavoro e dello Sviluppo Economico, nonché per la parte di sicurezza nazionale al Ministero degli Interni di aprire una istruttoria per verificare le condizioni di lavoro, il rispetto degli impegni che Illiad avrebbe dovuto osservare a seguito dell`autorizzazioni delle Authority e delle leggi dello stato in materia di sicurezza pubblica.
Il perdurare di questa situazione potrebbe compromettere l`insieme del sistema di sviluppo delle comunicazioni e dell`occupazione del nostro Paese”.