“Lo diciamo con chiarezza al Governo, ai Commissari e a Mittal: così non va bene. Si ritiri il contenuto della procedura e si avvii un confronto vero che coinvolga tutti i soggetti interessati, comprese le Confederazioni e le Istituzioni regionali e territoriali”. È quanto sottolinea il segretario confederale della Cgil, Maurizio Landini, in merito all’incontro sull’Ilva presso il ministero dello Sviluppo Economico.
“Il tavolo di oggi riparte dalla procedura art. 47 sospesa lo scorso 9 ottobre, i cui contenuti erano stati giudicati, anche dal ministro Calenda, non accettabili. Come dichiarato sia da Cgil, Cisl, Uil confederali che dalle categorie interessate – ha ricordato Landini – la condizione per poter svolgere un vero e libero negoziato è che i contenuti di quella procedura siano ritirati”.
Per Landini è grave che “su una vicenda strategica per il Paese come quella dell’Ilva, che riguarda anche migliaia di lavoratrici e lavoratori dell’indotto e dei servizi e che implica grandi questioni ambientali e di salute, non siano state convocate le Confederazioni” e che “si continui ad escludere dal confronto le Istituzioni regionali e territoriali, che fino ad oggi hanno sempre svolto un ruolo importante essendo anche firmatarie di accordi ancora in vigore”.
“Se qualcuno pensa che il ruolo delle organizzazioni sindacali sia quello di certificare impegni assunti tra governo e Mittal, è fuori strada. Una vicenda così importante – conclude – ha bisogno di chiarezza, trasparenza e coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, nel rispetto dei ruoli e nell`interesse di tutti i lavoratori le lavoratrici coinvolti”, ha concluso.