“Se Di Maio dice che l’accordo si fa entro stanotte, mi aspetto che ci sia tutto, sull’occupazione e sull’ambiente. Altrimenti vuol dire che si prendono in giro i sindacati e non firmiamo”. Lo ha detto la segretaria generale della Fiom Francesca Re David arrivando al tavolo Ilva tra l`azienda ArcelorMittal, i sindacati, i commissari e il ministri dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.
Per Re David “non deve esserci nemmeno un esubero che significa licenziamenti al 2023 e questa è una precondizione importante e le condizioni devono essere precedenti al Jobs Act”. “Se la gara è valida o no è responsabilità dei governi, il nostro interesse pubblico sono 14 mila persone che lavorano. Poi non abbiamo mai detto no a esodi volontari se ci sono gli strumenti”, ha concluso.
“Nel mese di agosto non c’è stato nessun tipo di incontro quindi noi siamo fermi dal punto di vista di questioni sindacali di occupazione, salario e diritti a un non accordo. Se di Maio dice che entro stanotte c’è la possibilità di fare l’accordo mi aspetto che ci sia tutto sulla piena occupazione, tutto sui salari, tutto sui diritti e tutto sull’accordo di programma di Genova”.
“Se non è così – ha proseguito – significa che si deve fare una trattativa con il sindacato che poi deve far approvare l’accordo dai lavoratori. Quindi se di Maio si aspetta che si concluda oggi mi aspetto che ci sia un risultato pieno perché il sindacato non firma intese fatte da altri”, ha puntualizzato.