Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati a gennaio sono state 674mila, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 (-2%). Presentano variazioni negative le assunzioni in apprendistato (-11%), in somministrazione (-8%), a tempo indeterminato (-5%) e stagionali (-1%). Andamento positivo si riscontra per le assunzioni di contratti di lavoro intermittente (+4%) e a tempo determinato (+0,3%). E’ quanto rileva l’osservatorio dell’Inps sul precariato.
Le cessazioni nel primo mese del 2024 sono state 518mila, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1%). Concorrono a questo risultato i contratti in apprendistato (-6%), tempo indeterminato (-0,4%), tempo determinato (+0,4%), somministrazione e stagionali (+1%) e contratti di lavoro intermittente (+5%).
Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nel corso del mese, considerando quindi sia le assunzioni che le variazioni contrattuali, presentano complessivamente una variazione pari a -11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Presentano una flessione negativa l’esonero contributivo totale giovani (-72%), l’esonero donne (-27%) e le altre misure (-14), mentre si registra una sostanziale stabilità per l’agevolazione “Decontribuzione Sud” (+0,4%).
Nel report dell’Inps è presente una tavola che espone la disaggregazione degli andamenti dei rapporti di somministrazione distinguendo tra quelli a tempo indeterminato e quelli a termine (questi ultimi includono sia i contratti a tempo determinato che stagionali). A gennaio le assunzioni in somministrazione sono diminuite rispetto al corrispondente periodo del 2023 (a tempo indeterminato -35%, a termine -6%). Per le cessazioni si rileva un aumento: per i contratti a tempo indeterminato +9% e per i contratti a termine +0,3%.
Il conseguente saldo annualizzato, e quindi la variazione tendenziale, è risultato negativo (-485), esito algebrico di una tendenziale flessione delle posizioni di somministrazione a tempo indeterminato (-12.330) e di un incremento di quelle a termine (+11.845). La consistenza dei lavoratori impiegati con contratti di prestazione occasionale nel mese si attesta a poco meno di 15mila unità, in aumento del 27% rispetto allo stesso mese del 2023. L’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 248 euro.
Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del libretto famiglia, a gennaio risultano essere circa 12mila, valore in lieve diminuzione dell’1% rispetto a gennaio 2023. L’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 189 euro.