A marzo 2018 il tasso di disoccupazione rimane stabile all’11,0% rispetto al mese precedente, mentre quello giovanile scende al 31,7% (-0,9 punti percentuali). A renderlo noto l’Istat, precisando che la crescita della disoccupazione si concentra soprattutto tra le donne e i 35-49enni.
Nel dettaglio, sempre a marzo il numero degli occupati risulta in crescita del +0,3% rispetto a febbraio, pari a +62 mila, con un tasso di occupazione che sale di 0,2 punti e si attesta al 58,3%.
Parallelamente, dopo il calo di febbraio, aumentano le persone in cerca di occupazione (+0,7% pari a +19 mila), mentre gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,8% (-104 mila). Il calo riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età ad eccezione dei 15-24enni. Il tasso di inattività scende al 34,3%, -0,3 punti percentuali rispetto a febbraio.
La crescita dell’occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni, con un aumento maggiore del +0,9% per i giovani 25-34enni. La crescita è dovuta interamente alla componente maschile mentre per le donne, dopo l’aumento dei mesi precedenti, si registra un calo.
Inoltre, l’Istat stima “una ripresa degli indipendenti, che recuperano in parte la diminuzione osservata nei primi due mesi dell’anno e, in misura più lieve, dei dipendenti a termine, mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti”.
Nell’arco del primo trimestre 2018 gli occupati crescono dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (+21 mila). L’aumento interessa gli uomini e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Crescono i dipendenti a termine (+66 mila), mentre diminuiscono lievemente i permanenti (-8 mila) e in misura più consistente gli indipendenti (-37 mila). Alla crescita degli occupati nel trimestre si accompagna un lieve aumento dei disoccupati (+0,1%) e un calo degli inattivi (-0,3, -34 mila).
Su base annua continua l’aumento degli occupati (+0,8%, +190 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda esclusivamente i lavoratori a termine (+323 mila), mentre calano i permanenti (-51 mila) e gli indipendenti (-81 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+391 mila) e, in misura minore, i 15-34enni (+46 mila) mentre calano i 35-49enni (-246 mila). Nell’arco di un anno diminuiscono sia i disoccupati (-4,0%, -118 mila) sia gli inattivi (-1,1%, -150 mila).