A settembre si stima che il fatturato dell’industria rimanga stabile in termini congiunturali; nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo cresce dello 0,2% sui tre mesi precedenti. Mentre gli ordinativi registrano una diminuzione congiunturale del 2,9%, che segue l’aumento del mese precedente pari al 4,9%; nella media degli ultimi tre mesi si registra una variazione nulla sui tre mesi precedenti. E’ quanto registra l’Istat nel rapporto sul fatturato e gli ordinativi dell’industria.
“Il fatturato dell’industria cresce lievemente nel terzo trimestre dell’anno rispetto al trimestre precedente (+0,2%), con una flessione dello 0,4% al netto della componente di prezzo. Gli ordinativi sono stazionari rispetto al livello del periodo aprile-luglio. In termini tendenziali, nel mese di settembre si osserva una diminuzione dell’indice grezzo degli ordinativi, dopo sedici mesi di crescita ininterrotta”, è il commento dell’Istituto.
La dinamica congiunturale del fatturato è sintesi della crescita del mercato interno (+0,7%) e del calo di quello estero (-1,1%). Per gli ordinativi la riduzione congiunturale è dovuta alla significativa contrazione delle commesse provenienti dal mercato estero (-6,7%) a fronte della stabilità di quelle raccolte sul mercato interno.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+0,4%) e per l’energia (+2,3%); la maggiore contrazione si rileva per i beni di consumo (-0,6%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di settembre 2017), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 3,9%, con incrementi del 3,2% sul mercato interno e del 5,1% su quello estero.
Nel comparto manifatturiero il settore del coke e dei prodotti petroliferi raffinati registra la variazione tendenziale più rilevante (+18,9%), mentre l’industria farmaceutica mostra la flessione maggiore (-2,7%). L’indice grezzo degli ordinativi segna un calo tendenziale dello 0,9%, sintesi di una riduzione del 2,6% per il mercato interno e di un incremento dell’1,5% per il mercato estero. La maggiore crescita tendenziale si registra nel settore dei mezzi di trasporto (+6,3%), mentre la diminuzione più marcata si rileva nel comparto dei prodotti di elettronica e ottica (-6,8%).