La manovra per il 2018 parte da un valore minimo di 19,6 miliardi: di cui 8,6 miliardi sono le coperture, 5,1 mld le entrate aggiuntive e 3,5 mld i tagli alla spesa, e 3,8 miliardi gli impieghi. Per la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia serviranno 15,7 miliardi, di cui circa 10 miliardi (0,6% del Pil) sono quelli recuperati grazie al maggor spazio sul deficit accordato da Bruxelles
E’ quanto si desume dalla tabella consegnata dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, alle commissioni Bilancio in vista dell’audizione sulla Nota di aggiornamento al Def.
Nel dettaglio degli impieghi quantificati nella tabella si prevedono: 300 milioni per lo sviluppo, 338 per la competitività e l’innovazione, 600 per la coesione sociale, 2,6 miliardi per gli oneri a politiche invariate. Per la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia serviranno 15,7 miliardi, di cui circa 10 miliardi (0,6% del Pil) sono quelli recuperati grazie al maggor spazio sul deficit accordato da Bruxelles.
Nel 2019 le risorse per i giovani saliranno a 2,162 miliardi e a 3,999 miliardi nel 2020. Mentre per la coesione sociale i fondi salgono a 900 milioni nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020.Per lo sviluppo, invece, saranno stanziati 300 milioni l’anno prossimo, 1,3 miliardi nel 2019 e 1,9 miliardi nel 2020.
Per le politiche invariate arriveranno 2,6 miliardi nel 2018, 3 miliardi nel 2019 e 3 miliardi nel 2020. Tra queste risorse, scrive il Tesoro, rientrano quelle quelle da destinare al rinnovo contrattuale del pubblico impiego.
A.P