“Un libro è un atto di libertà”. “Il libro è l’alimentazione della nostra mente”. “Il libro è l’oggetto tecnologicamente più avanzato”. “Leggere è trasgressione totale”. Quattro definizioni tutte contemporaneamente giuste e diverse per raccontare l’esperienza della lettura. A fornirle nell’ordine il ceo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, Federico Motta, presidente dell’Aie, Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, e Lella Costa, che oggi hanno inaugurato insieme la nuova biblioteca aziendale dell’headquarter Pirelli di Milano Bicocca. In contemporanea l’azienda di pneumatici ha inaugurato anche la biblioteca all’interno dello stabilimento di Bollate, portando a tre i centri di lettura aziendali se si conta anche l’esperienza di successo di Settimo Torinese.
Portare i libri in fabbrica del resto è un modo per stimolare i dipendenti a leggere, informarsi e confrontarsi. Una tradizione consolidata nell’azienda di pneumatici che una foto di Ugo Mulas del 1962 immortala, con una donna che legge un libro per terra davanti a un cinturato Pirelli. In tutto fra l’headquarters di Milano e lo stabilimento di Bollate sono 3.500 i volumi a scaffale, un numero che, a regime, supererà le 7mila unità.
Sono stati gli stessi dipendenti di Pirelli, attraverso la community di appassionati lettori di Milano Bicocca e il coinvolgimento attivo di quelli di Bollate, ad aver selezionato i primi 1.000 titoli considerati “immancabili” sugli scaffali delle nuove biblioteche. A questi si sono aggiunti i volumi donati dalle RSU aziendale, che aveva già una sua biblioteca, quelli acquistati dall`azienda e i libri scelti da Fondazione Pirelli. La biblioteca di Milano Bicocca, in particolare, avrà una bibliotecaria dalle 11 alle 15.30 tutti i giorni ma è allo studio una soluzione per fare di questo luogo uno spazio aperto dove prendere in prestito i libri o anche solo consultarli seduti intorno a un tavolo disegnato da Giò Ponti.