Tre esponenti della minoranza della Cgil, dell’area programmatica “Il sindacato è un’altra cosa”, hanno deciso di uscire dalla confederazione. Si tratta di Sergio Bellavita, portavoce della componente di opposizione, Maria Pia Zanni e Stefania Fantauzzi, delegata Rsa della Fca a Termoli, tutti e tre componenti del direttivo nazionale.
La decisione è motivata con “l’incompatibilità sancita contro i delegati Fca che lottano e il licenziamento e la destituzione del portavoce dell`area ‘Il sindacato è un`altra cosa’. Atti di una gravità assoluta che ben rappresentano la scelta di fondo del gruppo dirigente Cgil – dicono in una nota – di chiudere ogni spazio a un`opposizione interna che non si limiti al dissenso negli organismi, ma pratichi l`antagonismo sociale, la costruzione del conflitto con tutti coloro che vogliono lottare”.
Secondo i tre sindacalisti “la normalizzazione dei gruppi dirigenti, degli apparati e l`attacco all`autonomia della rappresentanza nei luoghi di lavoro sono l`altra faccia della medaglia di una organizzazione che ha accolto ed esteso il modello Marchionne e si è arresa al Jobs act puntando tutto sull`unità a prescindere con Cisl e Uil. Democrazia interna e pluralismo sono le vittime sacrificali della definitiva cislizzazione della Cgil. Per queste ragioni riteniamo esaurita la battaglia interna alla Cgil e crediamo sia utile avviare insieme a tanti altri la discussione su una nuova esperienza sindacale”.