Nel quarto trimestre del 2020, l’attività economica nell`area dell`euro è diminuita meno del previsto ma il recupero dei ritmi produttivi è previsto a partire dal secondo trimestre 2021. Complessivamente, il Pil è previsto ridursi nel primo trimestre (-0,4%) per poi recuperare sia nel secondo (+1,5%) sia nel terzo trimestre (+2,2%). L`incertezza rimane, tuttavia, elevata. E’ quanto emerge dall’Eurozone Economic Outlook, elaborato congiuntamente dall`Istituto di studi e previsione economica tedesco Ifo, dall`Istat e dall`Istituto svizzero Kof.
Il quadro previsivo “è soggetto a un`elevata incertezza determinata dalla ripresa dei contagi in molti paesi europei”. Da un lato le campagne vaccinali sembrano procedere più lentamente del previsto accompagnate da una costante difficoltà nel reperimento delle dosi. Dall`altro, l`inizio dell`utilizzo dei fondi del piano Next Generation Eu, dovrebbe sostenere la ripresa nell`area euro a partire dal terzo trimestre del 2021.
Inoltre, i segnali di ripresa dell`economia statunitense e cinese costituiscono uno stimolo per la crescita globale. I rischi al ribasso sono legati alla terza ondata di contagi e al possibile prolungamento delle misure di contenimento che ritarderebbero la ripresa economica.
L’inizio delle campagne di vaccinazione nei paesi dell`area costituisce “un segnale positivo per le aspettative”. Tuttavia, dall’inizio di marzo in poi la situazione pandemica ha iniziato a peggiorare quasi ovunque con una ripresa delle misure di contenimento in alcuni paesi. Ad ogni modo, questi effetti negativi sono attesi avere solo un impatto transitorio sull’economia. La produzione industriale è prevista segnare un aumento congiunturale dell’1,6% nel primo trimestre 2021 per poi decelerare tra aprile e giugno (+1,2%) quando il tasso di crescita su base annua risulterà superiore al 24%, rispetto agli stessi mesi del 2020 contraddistinti dalla presenza del periodo di lockdown, che aveva caratterizzato quasi tutti i paesi dell`area. Nel terzo trimestre del 2021, la dinamica congiunturale registrerebbe un ulteriore miglioramento (+1,3%).
All’inizio dell’anno l’inflazione è aumentata, risentendo dell’incremento dei prezzi dell’energia e del venir meno della misura di riduzione delle aliquote Iva applicata in Germania nel secondo semestre 2020. I prezzi al consumo sono previsti in aumento nel corso del 2021.
E.G.