La produzione industriale a giugno è diminuita dell’1,4% rispetto a maggio e dell’8,2% rispetto a giugno 2011. Lo comunica l’Istat precisando che il dato congiunturale è destagionalizzato mentre quello tendenziale è corretto per gli effetti di calendario.
Gli indici della produzione industriale, corretti per gli effetti di calendario registrano, a giugno 2012, variazioni tendenziali negative in tutti i comparti. La diminuzione più marcata – comunica ancora l’Istat – riguarda il raggruppamento dei beni intermedi (-10,2%), ma cali significativi si registrano anche per i beni di consumo (-8,0%) e per i beni strumentali (-7,5%). Diminuisce in modo più contenuto l’energia (-2,1%). Nel confronto tendenziale, l’unico settore in crescita è quello dell’attività estrattiva (+1,0%). Le diminuzioni più ampie si registrano per i settori delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-14,6%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-13,1%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (-12,9%).
La produzione industriale nella media dei primi sei mesi del 2012 è diminuita del 7% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre nel trimestre aprile-giugno il calo tendenziale è stato dell’1,7%. La produzione industriale a giugno di quest’anno registra, su base tendenziale, il decimo calo consecutivo. Per avere infatti un dato in crescita, sull’anno, bisogna tornare ad agosto 2011 (+4,8%). Su base congiunturale, invece, nel mese di maggio c’era stato un aumento (+1%) ma, riferiscono all’Istat, si tratta di oscillazioni legate a fattori non significativi. Dati peggiori rispetto a giugno erano stati registrati nel mese di aprile sia su base congiunturale (-2%) sia su base tendenziale (-9,3%).
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