Entro la fine del 2025, Maserati GranTurismo e GranCabrio saranno realizzate non più a Mirafiori ma a Modena, nello storico stabilimento di viale Ciro Menotti, cuore pulsante della Casa del Tridente ed eccellenza nella Motor Valley. A Mirafiori, per compensazione, aumenterà la produzione grazie all`arrivo della Fiat 500 Ibrida con inizio produzione indicata a novembre, garantendo così garantirà continuità operativa e occupazionale.
“Torino e Modena rappresentano due punti di riferimento di eccellenza dell`impronta industriale del Paese e sono tra i pilastri del piano di Stellantis per l`Italia”, rassicura l’azienda anche a fronte delle accuse di dismissione mosse in particolare dai sindacati. Con questo cambio, precisa, la maggior parte degli addetti impegnati sulla linea della Maserati sarà riallocata sulla produzione della versione ibrida della 500. Altri invece saranno riassegnati nell`ambito delle altre attività esistenti nel comprensorio di Mirafiori, dove proseguono la produzione meccanica del nuovo cambio Edct e dei cambi C514 nonché quelle legate alla Circular Economy che, grazie a piani operativi in crescita, consentirà anche di dare stabilità occupazionale del comprensorio. Inoltre, Mirafiori manterrà comunque un legame forte con il marchio del Tridente, poiché nel complesso di Mirafiori continueranno ad essere realizzate le attività di lastratura e verniciatura di Maserati GranTurismo e Gran Cabrio.
Modena è uno degli impianti più avanzati del Paese, fiore all`occhiello per la produzione delle auto super sportive con la Halo Car MC20, equipaggiata dal motore V6 Maserati Nettuno, la sua versione cabrio MC20 Cielo e la nuovissima GT2 Stradale. La flessibilità e la tecnologia all`avanguardia di questo sito sono anche dimostrate dalla recente apertura delle nuove delle Officine Fuoriserie Maserati per le personalizzazioni con una innovativa linea di verniciatura dedicata.
I sindacati si dividono. Per la Fiom-Cgil la novità comunicata da Stellantis “è la rappresentazione di una situazione a dir poco drammatica per il marchio del lusso della multinazionale. Le attuali produzioni e soprattutto gli attuali volumi nei due plant non saranno comunque sufficienti a saturare lo storico stabilimento modenese e, contestualmente, si indebolisce il sito di Mirafiori”. Sempre riguardo alla Maserati, aggiunge il sindacato, i volumi del Grecale prodotti a Cassino “sono assolutamente deludenti, lo stabilimento è certamente uno dei più colpiti dalla crisi di Stellantis. Maserati deve essere rilanciata all`interno di un piano industriale generale del gruppo nel nostro Paese. Siamo nella classica condizione in cui la coperta è corta e, comunque la si muova, non determina garanzie per la prospettiva”.
In questo scenario, insiste la Fiom, “è sempre più urgente la nomina del nuovo amministratore delegato per iniziare un confronto sul futuro di Stellantis in Italia. Le produzioni continuano a scendere anche rispetto al 2024 che è stato l`anno peggiore in termini di volumi e di cassa integrazione. Sono necessari nuovi modelli mass market per rilanciare la produzione di auto e garantire l`occupazione”. Per queste ragioni “il Governo non può continuare a voltare lo sguardo e non vedere la realtà. Il presidente del consiglio convochi le parti a Palazzo Chigi. Non c`è più tempo da perdere”.
Di parere opposto Fim, Uilm, Uglm, Fismic e Aqcfr, che intravedono “ricadute positive” per la fabbrica emiliana: “La sportiva Maserati è difatti una vettura di nicchia capace di dare un contributo significativo alla officina di Modena, che occupa 180 persone, oggi pesantemente colpite dalla cassa integrazione”. A Mirafiori, però, “vi è l`urgente necessità di produzioni di massa per poter saturare il plant” e “resta, a nostro avviso, importante individuare in prospettiva ulteriori assegnazioni di modelli ibridi di larga diffusione”.
Previsto un incontro annunciato da Stellantis per la prossima settimana volto a un aggiornamento più generale sul piano industriale, parallelamente alle interlocuzioni preannunciate con il Governo.