Il quadro del nostro mercato occupazionale riferito nel terzo trimestre “non è brillante”. Lo dice il segretario confederale della Uil, Ivana Veronese. “Troppe zone d’ombra e poca luce – prosegue – l’auspicato aumento di un’occupazione a tempo indeterminato, a seguito del decreto dignità, sembra non palesarsi dalla lettura dei dati. Siamo in presenza, infatti, di una flessione dell’occupazione stabile e di una crescita, meno sostenuta che nel passato, di percorsi occupazionali caratterizzati dall’aumento della temporaneità”.
Veronese aggiunge che è “in crescita il tasso di inattività e ancora troppo basso il tasso di occupazione dei giovani che non registra alcuna variazione tendenziale, così come quello delle donne, specie del Mezzogiorno. Per queste ultime, purtroppo, si registra anche una preoccupante crescita del part time involontario e un’alta percentuale di mancata partecipazione al lavoro che caratterizza soprattutto le donne nel Sud Italia. Per loro, lo scoraggiamento nella ricerca di un’occupazione e le esigenze di cura della famiglia, assorbono il 41,7% dei motivi della loro inattività lavorativa. Occorre, attraverso politiche mirate alla crescita e misure di sostegno alla famiglia (asili, assistenza sociale, assistenza ai non autosufficienti), migliorare la qualità dell’occupazione e permettere una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro”.
A.P