Ad ottobre 2020 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dell’1,3% rispetto a settembre. Corretto per gli effetti di calendario, ad ottobre, l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 23 di ottobre 2019). E’ la stima diffusa dall’Istat.
Nella media del trimestre agosto-ottobre il livello della produzione cresce dell’11,7% rispetto al trimestre precedente.
“A ottobre si osserva un lieve recupero congiunturale della produzione industriale, dopo il calo registrato nel mese di settembre. Nella media degli ultimi tre mesi – è il commento dell’Istat – la dinamica congiunturale risulta ampiamente positiva. La crescita mensile di ottobre è estesa a tutti i settori, con esclusione dell’energia, ed è più accentuata per i beni strumentali. Rispetto a febbraio 2020, mese immediatamente precedente le retrizioni legate all’emergenza Covid-19, il livello dell’indice è inferiore del 2,2% mentre, in termini tendenziali, l’indice corretto per gli effetti di calendario è più basso del 2,1%, con una significativa attenuazione della riduzione rispetto a settembre (era – 4,9%)”.
L’indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale apprezzabile per i beni strumentali (+ 2,6%), un incremento più contenuto per i beni intermedi (+ 1,3%) e ancora più ridotto per i beni di consumo (+0,7%); viceversa, diminuisce nel comparto dell’energia (- 3,0%).
Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti; la riduzione è meno pronunciata per i beni intermedi (-1,0%) e i beni strumentali (- 1,2%), mentre risulta più rilevante per i beni di consumo (- 4,1%) e l’energia (- 2,7%).
I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+ 5,6%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+ 4,0%) e le altre industrie (+ 3,5%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori e nellafabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (- 17,4% per entrambi i settori).
“A livello dei principali raggruppamenti di industria tutti i comparti risultano in diminuzione su base annua, più accentuata per i beni di consumo”, conclude l’Istat.
TN