“Confrontando il III trimestre 2012 con il III trimestre 2011 scende di 2.000 unità il numero degli occupati in Abruzzo, da 510.000 a 508.000, sale invece di 1.000 unità rispetto al II trimestre di quest’anno. Regge dunque, per ora, il muro dei 500.000 occupati”. Lo scrive il segretario generale della Uil Abruzzo, Roberto Campo, in una nota, in cui si legge che però “aumentano i disoccupati, 9.000 in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso, ma il picco di aumento è stato più violento nel confronto tra il II trimestre di quest’anno e quello del 2011”. “E’ dunque – sostiene – aumentato il numero delle persone in cerca di un lavoro che non trova, ma il fatto di non trovarlo sembra stia facendo parzialmente rifluire il fenomeno, con un abbassamento del tasso di occupazione. Il tasso di disoccupazione nel II trimestre si posiziona appena sotto quello nazionale: 9,5 Abruzzo, 9,8 Italia (ma 15,5 Mezzogiorno)”. “Una stasi – aggiunge Campo – dunque, entro un quadro generale di progressivo peggioramento, che non prelude a nulla di buono”. “In questi ultime mesi – prosegue la nota – anche l’export si è messo ad andare male. La situazione in sintesi è che le discese importanti dell’occupazione e le salite importanti della disoccupazione non si recuperano, prosegue una tendenza al peggioramento, ora graduale, come in questo caso, ora più a precipizio, come nel I trimestre”. “In assenza di cambiamenti significativi – sostiene – c’è più da aspettarsi una nuova accelerazione negativa che non una ripresa. Fino a che non si metterà, a livello nazionale ed europeo, il lavoro al primo posto come misura reale della ricchezza, non ci saranno novità positiva”. (LF)
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